«Invitiamo il turista deluso a confrontarsi con noi, ci raggiunga al campo "Ivan Paiotti"»

Botta e risposta ven 19 luglio 2024
Attualità di La Redazione
2min
Ferdinando Chimisso ©TermoliOnLine
Ferdinando Chimisso ©TermoliOnLine

CAMPOMARINO. Non poteva passare inosservata la "sferzata" che un turista ha promosso sull'impiantistica sportiva a Campomarino, inquadrando nel mirino un campo polivalente.

A replicargli, è stato Ferdinando Chimisso, presidente della Apd Kemarin, gestore dell'impianto sportivo polivalente comunale "Ivan Paiotti".

«Turista fai da te?

Per un turista, unico e solo, che si lamenta c’è una comunità che è cresciuta intorno a quella struttura, che si è allenata per anni, che dopo anni ha accompagnato lì a giocare e a far allenare i propri figli.

Per un turista che spara a zero per un NO ricevuto (ragazzi, la vita non è solo SI!) ci sono generazioni di sportivi che hanno dato tanto e che hanno imparato tanto dai custodi di quella struttura che con umiltà, educazione e abnegazione li hanno sempre accolti, cresciuti e a volte anche educati.

Per un turista leone da tastiera (siamo certi che il nome dichiarato non nasconda un’altra identità?) c’è un gruppo sportivo che organizza partite di beneficenza per raccogliere fondi da destinare ad associazioni che aiutano bambini e ragazzi in difficoltà.

Per un turista così ce ne sono tanti altri che tornano in quella struttura anche solo per un abbraccio, per un saluto… e poi si fermano a chiacchierare l’intera serata.

Un turista che scrive inesattezze senza sapere il vero motivo per cui sono state fatte o non fatte alcune cose dovrebbe documentarsi o semplicemente chiedere ai diretti interessati prima di segnalare agli organi di informazione la propria amarezza o frustrazione.

I turisti, quelli educati, rispettosi e comprensivi, quelli che rappresentano il cuore pulsante dell’estate campomarinese sono stati, sono e saranno sempre i benvenuti. La democrazia è la forma più elevata di civiltà.

Il diritto di parola e di espressione dei propri pensieri è e deve restare sacro! Ma quando queste parole sono proferite o messe nero su bianco solo e soltanto per infangare allora NO!

Le comunità non crescono, le comunità non migliorano così. Bisogna continuare a lavorare per la comunità e per i turisti e, come scrisse Calvino nelle sue città invisibili, “nell’inferno dei viventi bisogna cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio”.

Queste critiche tutto sono tranne che costruttive. Sono sterili, sono inferno e vanno ignorate. Nonostante tutto, al turista deluso rivolgiamo un invito formale a raggiungerci presso l’impianto sportivo “incriminato” così da poterci confrontare per illustrare la situazione attuale e soprattutto fugare ogni suo dubbio o perplessità. Siamo vecchi romantici, alla comunicazione virtuale preferiamo quella reale fatta di sguardi negli occhi e strette di mano: magari incontrandoci e conoscendoci potrebbero scomparire molti pregiudizi!»

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