Al bando egoismi e i deboli al centro del villaggio: i messaggi della messa dell'aurora
TERMOLI. Il sole torna a fare capolino sulla costa e nonostante qualche nube all'orizzonte, la messa dell'aurora di San Basso, sul piazzale dei pescatori, con l'altare a lato del Mercato ittico, si conferma tra i momenti più suggestivi per la comunità termolese, che abbiamo seguito ancora una volta in diretta Facebook.
Una celebrazione che chiude la veglia notturna e che prelude al rientro della statua lignea del patrono in cattedrale.
Cerimonia presieduta dal vescovo Gianfranco De Luca, con accanto don Sergio Carafa e il parroco della cattedrale, monsignor Gabriele Mascilongo. Tanta, davvero tanta la gente che si è recata ben presto, già dalle 5.30 al porto, per assicurarsi un posto a sedere, visto che le sedie, seppure numerose, non bastano e i fedeli si radunano tutto intorno, fin dalla scalinata che scende da via Carlo del Croix.
In prima fila le autorità, sia civili che militari, a cominciare dal sindaco Nico Balice e dal presidente del Consiglio comunale Annibale Ciarniello, presente anche la Procuratrice Elvira Antonelli, dall'altra parte il comandante del porto Giuseppe Panico, il comandante di stazione dell'Arma, Alfonso Grande e la rappresentante dell'Autorità portuale di Bari, Francesca Preziosa.
Una celebrazione eucaristica molto sentita, con una omelia incentrata sul Vangelo del giorno, con la moltiplicazione dei pani e dei pesci e il senso di una esistenza da declinare non nell'egoismo ma sulla condivisione.
Importante il messaggio finale, con cui il presule ha rappresentato lo stato dell'arte del progetto di Villaggio Laudato Si', che proprio nel San Basso liturgico del 5 dicembre 2020 ebbe inizio, con una donazione di un privato.
L'opera è al decollo, dopo un po' di traversie burocratiche, per mettere al centro del villaggio il debole e non considerarlo scarto della società. Parole forti, una missione che consegnerà come eredità diocesana, il vescovo De Luca.
Al termine della santa messa fedeli in processione verso il borgo antico, ripercorrendo al contrario il percorso di ieri mattina (ma non di ieri sera, poiché corteo annullato a causa del meteo), la statua del Patrono che rientra nel duomo e alle 8.30 la seconda delle tre celebrazioni odierne, con la musica della banda ad accompagnare e scandire ogni momento.