"Sei stato il nostro eroe": l'ultimo saluto a Michele Montagano
CASACALENDA. Nel pomeriggio di ieri, lunedì 5 agosto, presso la chiesa Santa Maria del Carmine si sono svolti i funerali del Cavaliere di Gran Croce e Medaglia d’Oro al merito della Croce Rossa Italiana dottor Michele Montagano, l’ultimo dei 44 eroi di Unterlüss.
L’amministrazione comunale di Casacalenda ha dichiarato lutto cittadino per la scomparsa del suo eroe. La cerimonia funebre è stata celebrata, in una chiesa gremita di autorità, parenti, cittadini e amici di Michele Montagano, dal parroco di Casacalenda padre Ignazio, della comunità dei Pallottini, e dal parroco di Larino don Antonio Di Lalla che ha tenuto un’interessante omelia.
Don Antonio ha sottolineato la particolare importanza del valore della pace e dell’accoglienza che devono avere per ogni cristiano. La guerra oltre a mietere vittime lascia lacrime e devastazioni, odio, miseria, rancore e dopo millenni l’uomo sceglie ancora la guerra per le controversie tra stati. Un chiaro ed espresso riferimento agli uomini che si impegnano per la pace: “Gli operatori di pace avranno un posto nel regno dei cieli”.
Il dottor Michele Montagano è un operatore di pace, l'eroe che nel settembre del 1943, in servizio alla frontiera slovena, alla firma dell’armistizio viene catturato dai tedeschi, e deportato nei campi nazisti. Il quel contesto storico travagliato, nel momento dello sbando totale per una nazione intera, ha saputo tener fedele ai suoi ideali e a quello del giuramento militare prestato al Re quale Ufficiale del Regio Esercito.
L’eroe casacalendese ha fatto una scelta coraggiosa, ha avuto la forza di rifiutarsi, ha detto no a collaborare con i tedeschi, mettendo a repentaglio la propria vita, ha vissuto soprusi, violenze, barbarie, ha conosciuto la fame vera, per un ragazzo di ventidue anni, ed ogni altra privazione, ha visto la morte negli occhi. Nonostante ciò più volte si è offerto volontario alla fucilazione al posto di altri colleghi. Un vissuto, quello della prigionia che non si è tenuto dentro, al rientro in patria, ha condiviso l’esperienza e come un “bravo maestro” ha diffuso tra i cittadini l’importanza della libertà e della democrazia.
Orgoglioso di essere italiano ha sempre parlato ai giovani dell’importanza della pace e cosa ha vissuto nei campi di concentramento, le barbarie della guerra, la deriva dei regimi totalitari in Europa, tutte queste traversie non hanno scalfito la sua fede nei valori democratici e di libertà.
Il dottor Montagano ha tenuto centinaia di incontri, in Italia e in diversi paesi europei, ad ogni scuola di ogni ordine e grado, nelle scuole militari, nelle associazioni, lui che non ha goduto per il suo status di prigioniero di guerra della Convenzione di Ginevra, si è speso tantissimo per l’importanza della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Per questo suo prezioso impegno, nel 2017, presso la sala della Costituzione della provincia di Campobasso, la Croce Rossa Italiana del Molise gli ha consegnato la medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana. Nel corso della sua attività ha ottenuto diversi importanti riconoscimenti italiani e stranieri.
A termine della cerimonia religiosa, la sindaka di Casacalenda, Sabrina Lallitto, nella orazione funebre, lo ha definito "nostro eroe, amico di tutti che era attento a tutti e sempre disponibile", e suo confidente una volta eletta. La scelta fatta dal tenente Montagano, comune a tanti militari italiani è servita a far nascere uno Stato libero e democratico, dove i diritti sono garantiti a tutti e sanciti dalla Costituzione. A termine del suo intervento accorato e molto sentito, ha voluto donare al dottor Michele Montagano un tricolore adagiandolo sulla bara, lo steso tricolore che lui ha difeso dicendo no al dittatore nazista.
Sono seguiti diversi interventi dei responsabili nazionali, quali associazione dei militari internati italiani, di cui Montagano è stato presidente e presidente onorario, dei reduci della prigionia. Da molti è stato definito come “maestro”, infatti è stato un costruttore di pace, un vero maestro di pace. Uomo che non ha serbato mai rancore verso nessuno ma ha tenuto il ricordo da tramandare alle giovani generazioni affinché simili atrocità non si ripetano più. Alle associazioni dei reduci ha lasciato un messaggio di continuare la loro opera di diffusione della pace e democrazia elementi che vanno salvaguardati sempre anche da chi non ha partecipato alla second guerra mondiale ma la diffusione e la condivisone di questi valori e quanto mai indispensabile per custodire la vita democratica del paese.
A conclusione dei numerosi interventi, la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte ha portato il saluto della città. Alcuni anni fa la città di Campobasso aveva conferito a Montagano la cittadinanza onoraria. La sindaca Forte ha collaborato direttamente con il Montagano, da dirigente scolastico, e nel corso degli anni ha avuto modo di apprezzare la generosità e la capacità di grande comunicatore che aveva con i giovani. Montagano ci ha lasciato un grosso bagaglio ora tocca ai noi raccogliere il testimone e continuare a parlare di pace a giovani, dell’importanza della salvaguardia delle istituzioni in uno stato libero e democratico. Nei banchi della autorità, il prefetto di Campobasso Michela Lattarulo, il presidente della provincia di Campobasso e sindaco di Larino Pino Puchetti e la sindaca di Casacalenda e gli amministratori, la vicesindaca Iole Ramaglia, l’assessore Piero Tozzi, il comandante della locale stazione Carabinieri.
A termine della cerimonia, il feretro ha ricevuto gli onori del picchetto costituto dal comandante e Carabinieri di Casacalenda, Gonfaloni delle città di Campobasso, Larino e Casacalenda, bandiera dell’associazione internati militari e dell’associazione reduci della prigionia, di associazioni combattentistiche e d’arma, e dalla rappresentanza di bersaglieri in congedo alfiere della bandiera listata a lutto, dell’associazione combattentistica di Casacalenda.
Alla cerimonia sono intervenuti a rendere gli onori all’illustre cittadino casacalendese, tantissime esponenti del mondo della politica ed ex-amministratori molisani che nel corso degli anni hanno avuto modo di conoscere, incontrare, collaborare con il dottor Montagano, tra i presenti abbiamo notato: l’onorevole Giovanni Di Stasi ex- presidente della Regione Molise, già membro del comitato delle regioni e del congresso die poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, Presidente della Camera delle Regioni e presidente del congresso stesso, sempre nell’ambito del Consiglio d’Europa, nel 2007 è stato Capo della missione di osservazioni per le elezioni in Kosovo, l’onorevole Famiano Crucianelli (già Sottosegretario di stato al Ministero degli Esteri,) il dottor Michele Giambarba ex-sindaco e già assessore regionale alle politiche del lavoro, L’ex sindaco e consigliere comunale di Campobasso Antonio Battista, l’ex consigliere regionale Massimo Torraco e l'ex sindacalista e già assessore e consigliere regionale Michele Petraroia, Vincenzo Di Sabato già storico presidente del Centro Studi Molise 2000 di Guardialfiera, il dirigente scolastico Antonio Vesce, tutti hanno tessuto negli anni rapporti di grande collaborazione, di stima e amicizia profonda con il Montagano.
Il dottor Michele Montagano viene giustamente citato e dove ha offerto il suo contributo in diversi libri di storia e tesi di laurea, podcast, video e tantissime trasmissioni radio e televisive, quale testimone oculare della seconda guerra mondiale e le tantissime atrocità consumate nel conflitto. Per il casacalendesi è stato il fratello maggiore, conosciuto, stimato ed amato da tutti e per questo abbiamo chiesto un contributo, a quanti lo hanno conosciuto, attraverso diverse interviste allegate al presente articolo, rilasciate rispettivamente dalla sindaca Sabrina Lallitto, dalla Vicesindaca Iole Ramaglia, dal dottor Michele Danza, medico di medicina di base e ufficiale medico in congedo e dal dottor Michele Giambarba, medico e già sindaco di Casacalenda che con la sua amministrazione comunale ha tributato la cittadinanza onoraria.
Oggi Casacalenda è triste ma si sente anche orgogliosa del patrimonio che ha ereditato dal suo Michelino Montagano Eroe casacalendese, che ha riscosso successi per le sue idee in ambito nazionale ed europeo. E concludiamo come a tutti i discorsi ufficiali, W Italia, W la nostra Patria, W gli uomini di buona volontà come ha dimostrato di esserlo il dottor Michele Montagano che ha speso una vita per la Pace nel mondo.
Giuseppe Alabastro