In processione per San Rocco: la devozione a Termoli
TERMOLI. Festeggiata anche a Termoli la ricorrenza di San Rocco con la santa messa in Cattedrale e poi la processione prima per le vie del borgo vecchio e poi per quelle fuori porta.
Per l’occasione, nel duomo è stato posto in questi giorni al fianco del patrono San Basso.
Dopo la celebrazione eucaristica, con l’omelia affidata al parroco, monsignor Gabriele Mascilongo, la statua di San Rocco è stata portata in processione per le vie del centro, in un corteo di fedeli sempre suggestivo, nella serata che segue quella di Ferragosto.
È il protettore di malati infettivi, invalidi e prigionieri.
Ha come emblema il cane, la croce sul lato del cuore, e l’angelo, simboli del pellegrino. San Rocco è uno dei Santi più amati e festeggiati dalla pietà popolare anche se nonostante questa grande popolarità, le notizie sulla sua vita sono molto frammentarie.
San Rocco è nato a Montpellier fra il 1345 e il 1350 ed è morto a Voghera fra il 1376 ed il 1379 molto giovane a non più di trentadue anni di età. Secondo tutte le biografie i genitori Jean e Libère De La Croix erano una coppia di esemplari virtù cristiane, ricchi e benestanti ma dediti ad opere di carità.
Rattristati dalla mancanza di un figlio rivolsero continue preghiere alla Vergine Maria dell’antica Chiesa di Notre-Dame des Tables fino ad ottenere la grazia richiesta. Secondo la pia devozione il neonato, a cui fu dato il nome di Rocco (da Rog o Rotch), nacque con una croce vermiglia impressa sul petto.
Intorno ai vent’anni di età perse entrambi i genitori e decise di seguire Cristo fino in fondo: vendette tutti i suoi beni, entrò nel Terz’Ordine francescano e, indossato l’abito del pellegrino, fece voto di recarsi a Roma a pregare sulla tomba degli apostoli Pietro e Paolo.
Bastone, mantello, cappello, borraccia e conchiglia sono i suoi ornamenti; la preghiera e la carità la sua forza.