Siti da tutelare e turisti da accogliere, sulle spiagge libere si apra un confronto con la Regione
TERMOLI. Tra i temi ricorrenti dell'estate 2024 c'è senza ombra di dubbio quello della pulizia delle spiagge libere. La modifica dell'ordinanza regionale, che ha permesso di guadagnare qualche metro rispetto ai vincoli imposti sull'area Sic pare non abbia risolto granché e diffuse sono le lamentele.
Un nostro lettore, Piergiorgio Filippini, propone un parallelo tra Gabicce Mare (provincia di Pesaro-Urbino) e Termoli. La prima riflessione da fare è valutare se anche quella zona sia o meno di interesse comunitario, laddove scattano le prescrizioni, in ogni caso, per Filippini: «A parte la delimitazione chiara tra spiaggia privata e spiaggia libera, quello che salta all'occhio è la pulizia di quest'ultima nella stessa misura della prima.
Faccio una riflessione del genere perché quest'anno la nettezza dell'arenile termolese, in particolare del percorso che parte dal torrentello vicino alla 'Torretta', è stata praticamente inesistente. Risposta di istituzioni e di addetti alla 'pulizia' infastiditi dalla domanda: perché è riserva naturale.
Bene, allora pongo dei quesiti, a cui vorrei che chi ha preso una tale decisione rispondesse:
1) fino all'anno scorso non era riserva naturale?
2) i proprietari delle case che fino a pochi mesi fa riuscivano a installare la propria attrezzatura da mare ora che cosa dovrebbero fare? Gli operatori ecologici a rischio sanzione o gli spettatori passivi di uno spettacolo indecente che ti fa andare di traverso la vacanza?
Certo che in Molise passiamo da un eccesso all'altro: fino a qualche anno fa neanche sapevamo chi fosse il fratino di mare e non gli davamo modo di riprodursi perché gli distruggevamo le dune e i piccoli arbusti dell'entroterra, adesso gli stiamo lasciando l'intera spiaggia a disposizione.
Se fa un giro a piedi, noterà quanti nuovi edifici si stanno costruendo in quel tratto: potremmo obiettare l'eccessiva urbanizzazione, ma dato che ormai il dado è tristemente tratto, ditemi voi se gli avventori dei suddetti edifici dovranno continuamente indossare le ciabatte per non rischiare di ledere le piante dei piedi con rami, rametti, detriti di ogni genere.
Le riserve del fratino di mare si trovano anche a Gabicce: chi ha orecchi per intendere, intenda.
Con estremo disappunto».
Di segnalazioni a riguardo, anche dopo la formazione della mucillagine, ce ne sono state diverse.
«Nessun intervento di rimozione dei tronchi o pulizia della spiaggia anzi i rifiuti vengono smaltiti davanti alla nostra spiaggia! Ecco cosa devono subire i turisti! Oltre ai rifiuti e i pezzi di tronchi che non sono stati mai tolti, ora si aggiungono anche tutte le alghe scaricate davanti alla spiaggia libera in mezzo ai bagnanti!», riferisce una bagnante del litorale Nord.
Come uscirne? La richiesta promossa dall'amministrazione comunale alla Regione Molise è stata accolta solo in parte, come detto non facendo sì che la situazione cambiasse di molto, il suggerimento che possiamo lanciare da Termolionline è quello di promuovere un tavolo tecnico che metta assieme i Comuni, le associazioni a tutela della costa e le imprese deputate a tenere pulito l'arenile, in modo da studiare un protocollo migliore che salvi entrambi gli aspetti, programmazione da avviare per l'estate 2025.