«Chiediamo la riapertura della biblioteca, il commissario prefettizio se vuole può farlo»
GUGLIONESI. È uno sfogo duro, in alcuni tratti amaro, quello di Giorgio Gagliardi, presidente del circolo Arci “Francesco Jovine” di Guglionesi. Sono passate due settimane da quando, insieme ai soci Arci, incontrammo Gagliardi per parlare della problematica del liceo “Pace” chiuso dal 2018, anno del sisma che colpì il basso Molise. E, oggi, sempre l’associazione guidata da lui, si trova a far fronte a un altro “mistero”, la chiusura dei locali della biblioteca comunale, della scuola di musica e del museo della Memoria all’interno della villa comunale “Castellara”.
«Chiediamo che questo posto venga riaperto. Vorremmo creare un polo artistico e culturale nel cuore della nostra Guglionesi. Riaprire la biblioteca si può, sempre rispettando i vincoli finanziari del bilancio, con l’aiuto di tutte le associazioni del territorio, perché ci sono le condizioni per avviare un discorso di ripresa della gestione. Mi permetto di sottolineare anche l’importanza della riapertura della scuola di musica, perché la musica è fondamentale per la crescita culturale dei ragazzi. Chiediamo che il Comune e il commissario s’impegnino a riaprire la biblioteca, il commissario prefettizio può farlo! Non esiste il discorso che il commissario non può fare nulla, se vuole può farlo. Si può fare insieme alle associazioni, se si vuole farlo!»
Nell’agosto 2023 la “Biblioteca Corrado Gizzi” di Guglionesi, fu chiusa per consentire l’esecuzione di lavori per la messa a “norma” dei locali.
Unitamente alla Biblioteca vennero chiusi anche i locali adiacenti che ospitavano la scuola di musica,il corso di merletto a tombolo che, dal 2018, anima la comunità di Guglionesi e che ha avuto il merito di promuovere, attraverso diverse iniziative sul territorio, quei saperi artistici e manifatturieri che costituiscono un patrimonio culturale; il “Museo della memoria” all’interno del quale fu allestita la mostra autobiografica su Primo Levi (2022), la mostra sulla Costituzione Italiana (2022), la mostra sullo scrittore molisano Francesco Jovine e sul suo celebre romanzo “Le Terre del Sacramento” (2023); ill primo Distretto di Economia Civile, in Molise, dedicato alla figura di Antonio Genovesi (filosofo-economista padre dell’Economia civile) che vede tra i fondatori, il Comune di Guglionesi (vedi delibera n. 137 del 20/9/2022). Ricordiamo, a riguardo, che nel novembre 2022 (proprio in occasione della costituzione del Distretto), il Comune di Guglionesi conferì la cittadinanza onoraria al prof. Stefano Zamagni a cui si deve la riscoperta del paradigma dell’Economia Civile.
Ora questi locali sono desolatamente vuoti. Vuoti come altri “locali” comunali, potenzialmente utilizzabili, quali ad esempio quelli posti in via Capitano Verri.
Ciò premesso e verificato il completamento dei lavori, chiedono la riapertura della Biblioteca Comunale perché rappresenta un presidio fondamentale a sostegno della cultura e un importante “luogo” di socializzazione, di integrazione e condivisione delle conoscenze. Riaprire, quindi, la Biblioteca coinvolgendo e valorizzando il contributo che le associazioni, presenti sul territorio, possono offrire, individuando, d’intesa con le stesse, “forme gestionali” compatibili con le risorse disponibili nel bilancio comunale. Ricordiamo, a riguardo, che nell’ottobre 2023, presso la “Casa del Fanciullo”, fu sottoscritto il “Patto per la lettura” teso a promuovere, in modo continuativo e strutturato, la cultura e la conoscenza in genere e a contrastare la povertà educativa e quel crescente disagio sociale che caratterizza la nostra società. Tra i firmatari figuravano, unitamente alla nostra associazione, l’Istituto Omnicomprensivo G. Rivera di Guglionesi, l’Unione Lettori Italiani, il Parco Letterario e del Paesaggio F. Jovine, lo scrittore Giovanni Mancinone ed altre organizzazioni sociali, la riapertura degli spazi adiacenti alla Biblioteca per costruire, attorno alla Biblioteca riaperta, un vero e proprio “Polo artistico e culturale” all’interno della villa comunale “Castellara” consentendo la riattivazione delle iniziative precedentemente svolte nei locali quali: il corso di merletto che, nel costituire un’attrazione artistica e culturale, rafforza le “connessione sociali” e promuove quei saperi artistici e manifatturieri considerati “patrimonio culturale”; la “scuola di musica” perché la musica favorisce la crescita e lo sviluppo delle capacità intellettuali ed emotive e, come segnala Save the children, ha un impatto positivo sullo sviluppo cognitivo dei bambini; il museo della memoria che, attraverso alcuni grandi autori italiani (Primo Levi e Francesco Jovine in particolare), racconta, attraverso immagini e testimonianze, momenti della nostra storia che ci aiutano a riscoprire quei valori fondanti della nostra Costituzione, che richiamano sentimenti di libertà e di giustizia sociale. Momenti di storia dai quali emerge la comune visione che unisce la nostra Costituzione, il paradigma dell’Economia Civile e l’Agenda 2030 e che costituisce il “nuovo spartito per rigenerare l’Italia”.