«Più soldi per le borse di studio, ce l'abbiamo fatta»
CAMPOBASSO. La Regione Molise ha approvato la scheda d’intervento sull’assegnazione di borse di studio, provvidenze e servizi per il diritto allo studio universitario nell’ambito del programma Regionale Molise FESR FSE+ 2021-2027, Priorità 6 ‘Un Molise più sociale attraverso l’inclusione e la protezione sociale’.
Il consigliere Massimo Romano era tornato sul tema delle borse di studio presentando una mozione per invitare la Giunta regionale a provvedere con urgenza allo stanziamento degli ulteriori finanziamenti necessari ad incrementare il fondo per l’assegnazione di borse di studio, provvidenze e servizi per il diritto allo studio universitario A.A. 2023-2024, al fine di integrare l’importo delle borse di studio ridotte per insufficienza di risorse economiche ovvero non assegnate agli studenti idonei non beneficiari nelle graduatorie assestate.
Dopo la notizia dell'approvazione della scheda d'intervento da parte della Regione, il consigliere Romano ha così commentato.
«900 mila euro in più per lo scorrimento delle borse di studio 2023/2024: ce l’abbiamo fatta.
In seguito all’approvazione in Consiglio regionale della mozione che ho proposto per lo scorrimento della graduatoria delle borse di studio A.A. 2023/2024 e dopo la successiva interrogazione del 18 settembre scorso, la Regione Molise ha finalmente deliberato lo stanziamento aggiuntivo di 900mila euro per ampliare la platea dei beneficiari che pur risultando idonei non erano stati finanziati per esaurimento delle risorse finanziarie.
Una pagina bella di questa legislatura, un piccolo esempio pratico di buona politica, a sostegno del diritto all’istruzione degli studenti meritevoli: mozione presentata il 28 febbraio, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale il 9 aprile; interrogazione successiva presentata il 18 settembre, determina dirigenziale di stanziamento delle somme adottata tre giorni dopo, il 21 settembre.
Una risposta concreta e tangibile per tornare a sperare e credere in una politica utile, contro la rassegnazione causata da troppi esempi di tragica inadeguatezza e autoreferenzialità della classe dirigente.
Questa è fatta, ora andiamo avanti su tutto il resto».