TERMOLI. A’ Rejecell della discordia. Dopo mesi di chiusura del vicolo più stretto della città, forse d’Italia e d’Europa, questione di centimetri, emerge anche un altro spaccato.
Lo scorso 12 maggio, quando venne chiuso al transito per la caduta di calcinacci, furono elevati dalla Polizia locale numerosi verbali di contestazione, per la mancata manutenzione-conservazione delle pareti che delimitano il vicolo stretto.
Presso il Comando di Polizia Locale del Comune di Termoli, sono pervenute molteplici richieste di annullamento e archiviazione dei verbali, in quanto lamentato il distacco di materiale su una via ad uso pubblico pedonale di notevole interesse storico, tra i siti di interesse storico-architettonico del Comune di Termoli.
Dall’analisi delle richieste di autotutela dei verbali si è più volte evidenziato che la caduta dei calcinacci ha interessato la sezione orizzontale di collegamento tra più edifici, il cui fine è quello di consentire una più efficiente tenuta statica degli immobili tra loro collegati. L’area danneggiata insiste su una via ad uso pubblico pedonale di notevole interesse storico.
Da qui, gli accertamenti alle proprietà relativa alle pareti che delimitano il vicolo stretto, che hanno condotto per interesse pubblico all’annullamento delle sanzioni. La prosecuzione dell’iter sanzionatorio, oltre che costituire una possibile forzatura potrebbe configurare portare a eventuali contenziosi che vedrebbero sicuramente soccombente l’Amministrazione. Da qui la decisione di annullare in autotutela tutti i verbali.