La Regione Molise dice sì alla richiesta che il Governo entri nel capitale di Stellantis

Al volante lun 14 ottobre 2024
Attualità di La Redazione
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Parlamentari e Regione Molise incontrano i sindacati ©Termolionline.it
Parlamentari e Regione Molise incontrano i sindacati ©Termolionline.it

TERMOLI. Dopo gli auspici, l'esito, o meglio il resoconto, sul vertice automotive a Palazzo Vitale.

Il presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, e l'Assessore alle Attività Produttive, Andrea Di Lucente, alla presenza dei parlamentari Elisabetta Lancellotta e Costanzo Della Porta, hanno incontrato nella Sala Giunta di Palazzo Vitale, questa mattina, lunedì 14 ottobre 2024, i rappresentanti sindacali delle segreterie regionali e territoriali di Cgil, Fim-Cisl e Cisl, Uilm e Uil, Usb, Ugl e Fismic, per un confronto su Stellantis e, più in generale, sul settore dell’automotive che nella nostra regione, per i suoi numeri, ha un impatto sul territorio importante.

“L’obiettivo dell’incontro – il commento del Presidente Francesco Roberti – è stato quello di creare una strategia condivisa tra la Regione Molise e le rappresentanze sindacali, che possa far leva sia sul Governo che sulla stessa Stellantis, in modo da accelerare il nuovo piano industriale per lo stabilimento di Termoli, ma anche rivedendo la data del 2035 quale stop alla produzione dei motori endotermici, poiché la transizione ambientale dovrà essere più graduale, anche in relazione alle esigenze del mercato. Inoltre, l’obiettivo è quello di spingere Stellantis a far tornare a utilizzare i motori italiani, prodotti a Termoli, come i motori Premium, sulle autovetture in produzione”.

“Ringrazio i rappresentanti sindacali, con i quali c’è stata piena sintonia e un confronto costruttivo, teso alla risoluzione della salvaguardia della produzione e dei posti di lavoro”, ha proseguito Roberti.

“Dall’incontro è emerso in modo condiviso – ha affermato Roberti – come lo Stabilimento Stellantis di Termoli necessiti di una propria politica industriale, volta alla produzione di motori endotermici e ibridi, che garantiscano produzione e posti di lavoro, al di là delle tempistiche del progetto della Gigafactory di Acc. In questo programma va ripresa e sostenuta la localizzazione nello stabilimento di Termoli del Polo di Innovazione e Ricerca Tecnologica, finalizzato ad individuare soluzioni a basso costo tecnologico e a minimo impatto ambientale, in modo da rendere concorrenziale il futuro mercato dell’elettrico anche in Europa”.

“Altrettanta condivisa è stata – ha proseguito il presidente Francesco Roberti – l’idea di chiedere al Governo che lo Stato italiano entri nella governance di Stellantis, così come ha fatto lo Stato francese, al fine di tutelare il know-how, la produzione dell’industria automobilistica italiana e, quindi, la forza lavoro dello stabilimento termolese”.

“Siamo consapevoli – le parole del presidente Francesco Roberti – di essere dinanzi a una crisi del settore dell'automotive in Europa, come dimostrano le difficoltà di tutte le case automobilistiche, alle prese con gli effetti della difficile transizione all'elettrico. Tutti abbiamo condiviso come questa fase storica vada affrontata con provvedimenti anche straordinari e, laddove necessario, anche utilizzando gli strumenti di sostegno al reddito”.

Il presidente Francesco Roberti, infine, ha sottolineato, come già aveva fatto a Perugia nel pomeriggio di sabato, di essere in costante contatto con i colleghi Presidenti della Regione Basilicata, Vito Bardi, e della Regione Piemonte, Cirio, con cui condividere questa iniziativa di tutela e salvaguardia del settore dell’automotive italiano.

“Il Molise fa parte della Lega dell’Automotive e porterà all’attenzione della Commissione Europea un manifesto per una transizione che non sia solo ecologica, ma anche sociale, che garantisca l’equità e tuteli i territori. Vorrei costruire questa proposta di concerto con i sindacati – il commento dell’Assessore Andrea Di Lucente – La Regione, sia con Stellantis che con Acc, ha fatto la sua parte. Abbiamo previsto tanti contributi Fsc per infrastrutture (come le colonnine per le auto elettriche), formazione e per accompagnare i nuovi investimenti. Siamo tutti d’accordo nel voler riprendere il percorso per attirare nuove opportunità di lavoro per non farci trovare impreparati a scelte che volano sopra le nostre teste”.

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