Partita la campagna vaccinale antinfluenzale in Molise: istruzioni per l'uso

la somministrazione mer 16 ottobre 2024
Attualità di La Redazione
4min
Partita la campagna vaccinale antinfluenzale in Molise ©Termolionline
Partita la campagna vaccinale antinfluenzale in Molise ©Termolionline

MOLISE. È partita la campagna vaccinale nella Regione Molise. Questa mattina le prime tre somministrazioni al direttore generale, sanitario e amministrativo, nell’ordine Di Santo, Matarante e Carabellese.

L’iniziativa, come tutti gli anni, mira a garantire una protezione efficace contro l’influenza stagionale, malattia che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non è assolutamente banale, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, come gli ultra 60enni, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e le persone affette da patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze, nonché i loro familiari e contatti stretti, gli ospiti delle strutture sanitarie e socio-sanitarie. 

Grazie ad un accordo tra tutti gli operatori sanitari, i cittadini avranno a disposizione una fitta rete di centri presso cui effettuare la vaccinazione.

La campagna, anche quest’anno, vede coinvolti i Medici dell’assistenza sanitaria di base, gli ambulatori vaccinali del Dipartimento di Prevenzione e le Farmacie.

“Vaccinarsi è importante, si rischiano conseguenze gravissime”. Parola del direttore dipartimento unico regionale di prevenzione ASReM, Carmen Montanaro. E questa mattina l’Azienda sanitaria regionale ha dato il buon esempio: nel giorno in cui è partita la campagna vaccinale contro l’influenza i primi a sottoporsi alle iniezioni nel centro vaccinale di via Toscana a Campobasso sono stati il direttore sanitario Bruno Carabellese e il direttore amministrativo Grazia Matarante. 

La campagna contro l’influenza è partita in vista di una stagione che si preannuncia peggiore di quella dello scorso anno, quando in Italia ci sono stati ben 15 milioni di contagi da virus influenzali e parainfluenzali. Nonostante l’allergia a vaccinarsi emersa dopo il Covid, in Molise le prospettive sul buon andamento della campagna vaccinale sono comunque buone. Ci si potrà vaccinare dal medico di base o dal pediatra di libera scelta. Inoltre si potrà chiedere la somministrazione del siero per l’influenza stagionale e di quella anti – Covid. 

L’influenza, poi, può portare al decesso soprattutto gli anziani e i soggetti a rischio. Per questo Asrem invita queste categorie a vaccinarsi. 

La vaccinazione è raccomandata anche ai più piccoli anche se tra qualche pediatra c’è scetticismo perché i lotti di siero acquistati dalla Regione Molise scadrebbero il 15 dicembre, rendendo più complicato vaccinare i bimbi che devono fare il richiamo. “In caso di necessità, siamo pronti ad intervenire e a ordinare i nuovi vaccini”, ha garantito Montanaro.

Per chi è gratuita la vaccinazione?

·   adulti da 60 anni in su

·   bambini tra i 6 mesi e i 6 anni

·   donne in gravidanza e nel periodo del post-partum o dell’allattamento

·   ricoverati in strutture per lungodegenti (di qualsiasi età)

·   medici e personale sanitario di assistenza

·   familiari e contatti di soggetti ad alto rischio

·   addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo

·   forze dell’ordine

·   personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani

·   donatori di sangue

·   soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza.

Perché vaccinarsi?

L’influenza può avere conseguenze difficili da gestire, soprattutto per i soggetti più vulnerabili.

L’influenza può causare complicanze a carico dell'apparato cardiovascolare (miocardite), del sistema nervoso (encefalite) o dei muscoli (miosite, rabdomiolisi) e insufficienza multiorgano (ad esempio: insufficienza respiratoria e renale); può portare anche al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche).

Complicanze che sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne in gravidanza. Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate.

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza.

Somministrazioni contestuali dei vaccini

Anche a fronte della continua circolazione del virus Sars-Cov2, è estremamente importante massimizzare la protezione per la stagione autunno/inverno 2024-2025 raccomandando fortemente la vaccinazione anti-Covid a:

·   adulti di età pari o superiore a 60 anni

·   ospiti delle strutture per lungodegenti

·   donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum” comprese le donne in allattamento

·   operatori sanitari e sociosanitari

·   persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave

Inoltre, anche quest’anno continua l’importante programma di vaccinazione antipneumococcica, per la prevenzione delle infezioni a carico dell’apparato respiratorio, quali la polmonite e, di malattie sistemiche, come meningite e sepsi, il cui rischio aumenta con l’età in particolare sopra i 64 anni e in presenza di patologie croniche.

Anche questa vaccinazione è offerta gratuitamente a tutti gli adulti con età ≥ 60 anni, e nei soggetti a rischio e a quanti affetti da patologie croniche.

Perché fare la co-somministrazione?

La somministrazione contemporanea di due vaccini si è dimostrata sicura, ben tollerata e garantisce un'adeguata risposta anticorpale, pari a quella prodotta da ciascun vaccino somministrato singolarmente.

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