Inciviltà e inquinamento: la triste sorte del Tratturo Magno
BASSO MOLISE. Un frammento di storia trasformato da qualche incivile in una vera e propria discarica a cielo aperto, con scarti di materiali edili, sanitari, pneumatici, elettrodomestici, giocattoli, mobili, materiale plastico, rifiuti organici di varia natura: il tutto lungo l’antico tratturo L’Aquila-Foggia, conosciuto anche come Tratturo del Re o Tratturo Magno, sulla Strada Provinciale 112, tra San Giacomo degli Schiavoni e Petacciato.
Un’antichissima via d’erba battuta lungo la quale i nostri avi, dall’epoca pre-romana sino a un paio di secoli fa, spostavano stagionalmente le proprie greggi.
Il problema non è nuovo: gli incivili, incuranti dei danni, continuano indisturbati le loro azioni di deturpamento, inquinando la terra e il sottosuolo, dove al contempo gli imprenditori agricoli sono chiamati anche a rimuovere i rifiuti sversati da altri a proprie spese, se non riescono a dimostrare di non averli prodotti.
Occorre salvaguardare le aree proteggendole attraverso l’utilizzo di un sistema di videosorveglianza e foto-trappole, e sanzionare chi commette reati ambientali.