"Vaccinazioni per tutte le stagioni…della vita", il focus dell'Asrem
CAMPOBASSO. Vaccini obbligatori e facoltativi, le somministrazioni sono previste ad ogni età per scongiurare malattie, soprattutto nel caso di soggetti fragili, che potrebbero risultare mortali. Focus, questa mattina al Centrum Palace di Campobasso,, su ‘Vaccinazioni per tutte le stagioni…della vita’, un convegno di approfondimento. Una iniziativa promossa dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASReM, diretto dalla dottoressa Carmen Montanaro, in collaborazione con la Direzione Salute della Regione Molise. E proprio in Molise, da qualche giorno, è partita la campagna vaccinale antinfluenzale e contro il Covid. In anticipo rispetto ad altri territori del Paese, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 75% della popolazione, rispetto al 53% dello scorso anno, rispettando così le indicazioni ministeriali.
Un traguardo che ASReM e Regione Molise vogliono fortemente tagliare, con il supporto di tutti i medici del territorio.
“Sin dallo scorso aprile – ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale molisana – sono state avviate tutte le attività per lanciare la campagna vaccinale 2024-2025 con l’intento anche di superare le difficoltà dell'approccio di taluni utenti alle ‘somministrazioni’, con la speranza di raggiungere tutti i cittadini con un messaggio forte, efficace ed efficiente: vaccinarsi è fondamentale, per la propria salute e per quella degli altri.. Un impegno di squadra importante pure sotto il profilo della spesa. Vaccinarsi, infatti, vuol dire ricorrere meno ai pronto soccorso, che soffrono la carenza di medici emergentisti, e ai ricoveri”.
“Oggi – ha continuato di Di Santo – è una giornata rilevante. Pasteur diceva: il 90% delle malattie le mangiamo, le beviamo, le inaliamo. Ciò significa che ‘l’immunizzazione di gregge’ davvero diventa la ‘conditio sine qua non’ per assicurare una sana sanità e la garanzia di salute. A tal proposito mi preme ricordare quando il 27 dicembre 2020 arrivò quella fatidica valigetta di colore azzurro, scortata da macchine delle forze dell’ordine, come se davvero si stesse affrontando una guerra, contro un nemico invisibile, in quel momento un nuovo virus, che in brevissimo tempo è riuscito a cambiare il comportamento e più in generale la storia del genere umano. Per noi tutti fu una vittoria!”.
Particolare attenzione, durante l’appuntamento odierno, è stata dedicata alle vaccinazioni nello sport, a quelle antimeningococciche, raccomandate, obbligatorie, a quelle dedicate ai bambini, agli adolescenti, alle donne in gravidanza, ed altre ancora.
Nello specifico, la dottoressa Montanaro si è soffermata su quella somministrata contro il papilloma virus classificato, nell’ultimo rapporto dell’associazione americana per la ricerca sul cancro, come il secondo agente patogeno responsabile del cancro nel mondo. Si riscontrano, infatti, il 30% di casi di tumore attribuibili all’HPV.
“Si tratta di un virius – ha specificato la dottorrssa Montanaro – che spesso provoca delle lesioni di carattere benigno che però possono sfociare in malattie maligne. Lo si trova anche nelle scimmie, nei cani e nei bovini. Ne sono conosciuti 200 tipi. Infettano la pelle o la mucosa genitale e sono facilmente trasmissibili attraverso i rapporti sessuali, tramite un semplice contatto con la pelle o le mucose infette. Alcuni ceppi di virus HPV causano verruche genitali, lesioni precancerose e carcinomi nelle zone genitali, nella bocca o nella gola. La maggior parte delle persone infette non sa di essere contagiosa per gli altri perché non presenta alcun sintomo, ma in una donna su 4 o 5 l’infezione può degenerare in un cancro ad esempio sul collo dell’utero. Nelle donne è più diffuso che negli uomini. Per cui attraverso il nostro piano speriamo di arrivare ad una copertura vaccinale del 95%. Non sarà semplice. Ma raccomandiamo le somministrazioni già in età adolescenziale. Il vaccino è gratuito fino a 25 anni”