Pozzo Dolce sempre più in sicurezza, installata la videosorveglianza esterna
TERMOLI. L'abbiamo ribadito più volte nel corso delle ultime settimane: la zona degradata di Pozzo Dolce al centro dell'attenzione dell'amministrazione comunale.
Per ben due volte era stata ricompresa nelle attività di pianificazione urbanistica, come ipotesi di riqualificazione, con la realizzazione di un nuovo parcheggio interrato, legato anche a scelte più imponenti (vedi il project financing della Giunta Sbrocca).
Dopo quanto avvenuto nello scorso 29 novembre, c'è stata una iniziativa della Procura di Larino, che disponendo il dissequestro dell'area, dopo quasi 10 mesi dalla morte del senza dimora, aveva prescritto interventi urgenti per la sua messa in sicurezza e così è stato, gradualmente, prima l'interdizione all'accesso, quindi la bonifica con Rieco Sud e Stabile Terra, per poi procedere all'ordinanza di abbattimento del manufatto in cui il clochard perse la vita nel tragico incendio.
Di recente, come abbiamo documentato, è stata installata l'illuminazione pubblica, per sottrarre lo spazio così centrale da quel buio spettrale, che favoriva anche raduni poco edificanti, al di là del mero degrado; quindi, finalmente, di oggi l'insediamento delle telecamere della videosorveglianza, che permetteranno un controllo ancora più accurato del territorio, eliminando di fatto una zona franca.
Ci fossero state in precedenza avrebbero anche contribuito alle indagini sul dramma dell'immigrato, che come ricordiamo ha perso la vita per un rogo doloso.
Ora, non si tratta che attendere la demolizione del rudere, coi termini in scadenza la prossima settimana, e che se non verrà effettuata dal privato, sarà realizzata dall'amministrazione col recupero delle spese; quindi, la programmazione che andrà a definire il nuovo assetto e l'utilizzo di quella terrazza che collega piazza Sant'Antonio a via Mario Milano.