Riforme sotto i riflettori per discutere di effetti e conseguenze sul territorio
TERMOLI. Probabilmente, nemmeno gli organizzatori puntavano a un timing così perfetto, per il primo degli incontri su riforme, autonomia e presidenzialismo, giunto poche ore dopo la sentenza con cui la Corte costituzionale ha segnalato – rigettando l’istanza di incostituzionalità – i passaggi necessari da modificare alla legge sull’autonomia differenziata.
Per il principale relatore, il docente della “Sapienza” di Roma, Gianluca Passarelli, la riforma colpisce le realtà come il Molise.
Incontro avvenuto ieri pomeriggio, presso la Casa Museo Stephanus nel palazzo vescovile di Termoli, che ha catturato l’attenzione del pubblico presente all’iniziativa organizzata da Simone Coscia sul tema del presidenzialismo. E proprio la prossima settimana è previsto l’approfondimento sull’Autonomia Differenziata. Si tratta di due riforme che l’Italia dovrà affrontare, le cui ripercussioni e implicazioni a livello locale richiedono una riflessione approfondita.
L’introduzione è stata affidata all’avvocata Ernestina Piscopo, che ha spiegato come l’obiettivo sia quello di costruire, nel lungo periodo, un humus culturale in grado di affrontare le dinamiche politiche con maggiore maturità e consapevolezza. Simone Coscia ha dichiarato: “È fondamentale approfondire e comprendere le dinamiche di queste riforme, se vogliamo incidere anche nelle realtà locali. Ad esempio, sappiamo quanto l’Autonomia Differenziata potrebbe impattare negativamente sul Molise, così come una riforma presidenziale mal concepita rischierebbe di compromettere la democrazia, sottraendo spazio ai territori e creando potenzialmente un sistema anticostituzionale, se non si prevedono adeguati pesi e contrappesi.
Abbiamo avuto il piacere di discuterne con un professore di Scienza della Politica dell’Università Sapienza, autore di un libro specifico sul tema del presidenzialismo. Serata che ha offerto una panoramica sull’attualità di tale riforma, analizzando le recenti elezioni americane, con un ricco e interessante excursus sulla storia statunitense, evidenziando pregi e difetti del presidenzialismo, e collegandolo al contesto europeo attuale, tra la fiducia accordata a Ursula von der Leyen e i dubbi riguardanti il ruolo di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, con particolare riferimento alle dinamiche che coinvolgono le regioni italiane".
L’incontro ha visto una partecipazione numerosa e attenta, con un pubblico che ha posto molte domande, contribuendo ad animare il dibattito. Questo evento rappresenta solo l’inizio di un percorso mirato a rafforzare la consapevolezza di Termoli rispetto ai temi trattati, inserendoli nel dibattito politico contemporaneo, non solo a livello locale. L’ambizione è quella di partecipare attivamente a questi processi, formando una nuova classe dirigente più preparata, determinata e consapevole, come è emerso chiaramente dai numerosi interventi e confronti della serata.
Giuseppe Alabastro