Nasce la rete di intervento per il contrasto alla violenza di genere
LARINO. Nascerà ufficialmente dopodomani, giovedì 21 novembre, la rete di intervento per il contrasto alla violenza di genere, voluto fortemente dalla Procuratrice della Repubblica di Larino, Elvira Antonelli.
Alle 10.30 (nell’aula di udienza più ampia in Tribunale) la firma del protocollo d’intesa che coinvolge magistrati, forze dell'ordine, associazioni, amministratori locali e sindaci, istituzioni e mondo sanitario.
All’atto dell’insediamento avvenuto in una data non casuale, il 25 novembre 2022, individuò i reati da “Codice rosso” come una priorità del mandato e diverse sono state le iniziative realizzate, fino alla costituzione della rete di contrasto.
Nel luglio scorso ci fu l'incontro preliminare con coloro che vi entreranno.
La Rete di intervento per il contrasto alla violenza di genere attraverso cui giungere alla emersione dei fenomeni, con l’operatività sulle situazioni note di violenza di genere, ma anche pensando alle figure specializzate nel sostegno, tutela e protezione delle vittime di violenza di genere e a quelli che nel proprio ambito contribuiscono alla emersione dei casi e dei reati in materia.
La Rete ha, appunto, la finalità di consentire a ciascun aderente di accedere al percorso più lineare ed efficace per la gestione del fenomeno, dalla denuncia dei fatti, alla tutela legale, alla protezione della vittima, all'accesso alla giustizia riparativa del reo.
In particolare, fonte della notizia di reato possono essere indifferentemente il privato, la struttura medica privata, la struttura ospedaliera, la scuola, l'attitudine e la formazione delle forze dell'ordine ad acquisire autonomamente la notizia di reato, gli operatori del terzo settore.
La Procura della Repubblica costituisce il terminale del fenomeno, si colloca nel momento di emersione della patologia del fatto, ma da essa derivano attività che coinvolgono le diverse professionalità: psicologi e assistenti sociali degli ambiti territoriali, strutture sanitarie e psichiatriche private e pubbliche sul territorio, psicologi ausiliari per le audizioni delle vittime di reato, specialisti psichiatri e psicologi da nominare quali Consulenti tecnici o periti per la redazione delle relazioni valutative sulla capacità a testimoniare dei minori e delle persone vulnerabili, operatori del terzo settore per l'accoglienza, la protezione e il sostegno delle vittime di reato, psicologico, legale e lavorativo quando possibile, avvocati specializzati nella materia.
Per realizzare l'obiettivo si individueranno referenti specializzati di Polizia giudiziaria, nelle due compagnie dei Carabinieri e al commissariato di Termoli.