Sempre meno sole contro abusi e maltrattamenti, il territorio si coalizza sulle violenze di genere

La rete di intervento gio 21 novembre 2024
Attualità di Emanuele Bracone
2min
La firma del protocollo per la rete contro le violenze di genere ©TermoliOnLine
La firma del protocollo per la rete contro le violenze di genere ©TermoliOnLine
Rete contro le violenze di genere: intervista al Procuratore di Larino, Elvira Antonelli

TERMOLI. I numeri affermano che i reati puniti dal Codice Rosso aumentano, sempre di più, o emergono di più. 

Il territorio, nelle sue declinazioni, vuole imprimere una svolta di mentalità, per questo mette in campo uno strumento innovativo, che potrebbe portare a una svolta, almeno nel basso Molise.

Sono trascorsi due anni dall’insediamento della Procuratrice della Repubblica di Larino, Elvira Antonelli, avvenne nella ricorrenza contro la violenza sulle donne e nel suo discorso rivelò di volersi impegnare in modo particolare contro questa tipologia di reati, poi disciplinata dal Codice Rosso.

Un percorso virtuoso, che ha portato alla costituzione della rete di intervento per il contrasto alla violenza di genere. 

I fenomeni criminali di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti contro familiari e conviventi e atti di violenza di genere, in continua espansione.


Per far fronte al veloce esame e alla definizione celere dei fascicoli del procedimento, presso la Procura è stato istituito un gruppo di specializzazione denominato "Settore 3 - violenze di genere" cui sono assegnati due dei Magistrati dell'Ufficio con il supporto del terzo in organico. 

L'individuazione di specifici criteri di priorità nella trattazione della materia ha consentito il contenimento dei numeri delle pendenze. Al fine di agevolare l'emersione del fenomeno, nella homepage del sito della Procura della Repubblica e stato dedicato uno spazio denominato "sportello donna" evidenziato in colore rosa. 


L'attività afferente alla materia della violenza di genere interessa operatori del settore, referenti e collaboratori della Procura che esprimono diverse professionalità, tutti consapevoli che il numero oscuro del fenomeno, ossia il numero dei fatti di violenza che non sono conosciuti è elevato. 

A loro è stato rivolto l'invito ad aderire alla Rete di intervento, per avviare una sinergia delle forze in campo e grande è stata l’adesione, superiore anche alle tese, così come l’entusiasmo per una simile risposta.


La Rete ha la finalità di consentire a ciascun aderente di accedere al percorso più lineare ed efficace per la gestione del fenomeno, dalla denuncia dei fatti, alla tutela legale, alla protezione della vittima, all'accesso alla giustizia riparativa del reo. 

Coinvolti magistrati, forze dell'ordine, associazioni, amministratori locali e sindaci, istituzioni e mondo sanitario. 

In particolare, fonte della notizia di reato possono essere indifferentemente il privato, la struttura medica privata, la struttura ospedaliera, la scuola, l'attitudine e la formazione delle forze dell'ordine ad acquisire autonomamente la notizia di reato, gli operatori del terzo settore. 


Tutti presenti e rappresentati nell’aula principale delle udienze del tribunale di Larino, dove oltre alla Procuratrice Antonelli c’erano il presidente del Tribunale, Michele Russo, le sostitute Marianna Meo e Ilaria Toncini, vertici di forze dell’ordine, col questore Cristiano Tatarelli, il comandante provinciale dell’Arma Luigi Di Santo, dell’Asrem, delegati delle Polizie locali e dei Comuni di Termoli e Larino, associazionismo, mondo forense e ambiti territoriali sociali, con gli attori che hanno siglato il documento.

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