"Educare alla gentilezza è la via concreta per creare una società più giusta"
TERMOLI. Insieme per dire basta alla violenza sulle donne: Fidapa coinvolge istituzioni, scuole e cittadini per un futuro basato su rispetto e consapevolezza.
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Fidapa di Termoli ha organizzato, oggi 25 novembre, un importante incontro presso la sala consiliare della città. L’iniziativa ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo educativo, della comunicazione e della società civile per discutere strategie concrete e promuovere una trasformazione culturale. L'evento, coordinato dalla presidente della Fidapa, Fernanda Pugliese, ha visto la partecipazione di figure di spicco come il sindaco di Termoli Nico Balice, l'assessore Paola Cecchi, il dirigente scolastico territoriale Ettorina Tribò, la direttrice dell'Usr Molise Maria Chimisso, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Cimino, la giornalista Dalila Catenaro e la vicepresidente nazionale Fidapa Anna Maria Elvira Musacchio.
Durante il dibattito, è emerso un tema centrale: la necessità di abbattere stereotipi e pregiudizi radicati che alimentano la cultura della violenza. "La violenza nasce spesso dalla cultura del possesso, che dobbiamo superare per costruire una società equa e rispettosa" ha dichiarato Fernanda Pugliese. Fondamentale il ruolo dell’educazione scolastica, come sottolineato nel corso dell’evento: "Dall’inizio dell’anno, 97 donne sono state uccise. La scuola deve essere il pilastro per formare nuove generazioni libere dagli stereotipi" ha aggiunto Ettorina Tribò.
Anche il linguaggio e il modo di comunicare sono stati posti sotto i riflettori. Enzo Cimino e Dalila Catenaro hanno evidenziato l'importanza di un approccio giornalistico responsabile, lontano dal sensazionalismo, per favorire una maggiore consapevolezza collettiva. "I media hanno il compito di educare e non perpetuare pregiudizi" hanno spiegato.
L’evento si è chiuso con due momenti simbolici e toccanti. Da una parte, la mostra "L’arte come antidoto della violenza," curata da Carla Di Pardo, che ha dimostrato come l’espressione artistica possa diventare uno strumento potente per promuovere la riflessione. Dall’altra, gli studenti hanno recitato il “Decalogo della gentilezza” accanto alla panchina rossa di via XX Settembre, un simbolo riconosciuto della lotta contro la violenza di genere.
La Fidapa ha voluto ribadire con forza il suo messaggio: "Non possiamo possedere le persone. Educare alla gentilezza, attraverso l’arte, la musica e la letteratura, è una via concreta per cambiare il paradigma culturale e creare una società più giusta" ha concluso Fernanda Pugliese.
Come emerso dal dibattito, la sfida contro la violenza di genere richiede un impegno collettivo e trasversale, che coinvolga famiglie, scuole, istituzioni e cittadini. Solo attraverso un’azione condivisa si può costruire un futuro libero da pregiudizi e violenze.