La protesta degli studenti del Boccardi-Tiberio, «Decisione scellerata, non rispetta l’identità della nostra scuola»
TERMOLI. "Noi siamo il Boccardi-Tiberio". Con questo slogan, gli studenti dell'istituto superiore di piazza Kennedy hanno manifestato spontaneamente questa mattina contro la decisione della Provincia di sopprimere la presidenza e l'autonomia dell'istituto, che verrà accorpato all'Alberghiero.
Decine di ragazzi si sono mobilitati, scegliendo di scioperare e affiggendo uno striscione all'ingresso dell'edificio. Sfidando la pioggia, hanno intonato cori e lanciato slogan per rivendicare l'identità della storica scuola di Ragioneria e degli altri indirizzi di studio presenti. Lo sciopero è stato autorizzato dalla dirigente scolastica Concetta Cimmino.
La protesta sottolinea il forte senso di appartenenza degli studenti, che temono che l'accorpamento possa compromettere il valore educativo e culturale del loro istituto. Una voce unanime che chiede di essere ascoltata dalle istituzioni.
E infatti gli studenti si sono mossi verso il Municipio per essere ascoltati dal sindaco di Termoli, Nico Balice.
Abbiamo intervistato Nicola Di Toro rappresentante della consulta studentesca e Manuel Di Fazio rappresentante d’istituto del Boccardi.
«Questo è un istituto simbolo della nostra città con un’offerta formativa ricca e andare a sopprimerlo significa ledere l’immagine di una scuola perché perderà la propria autonomia andando a sottostare a un’altra» ha spiegato Di Toro.
Dello stesso parere anche Manuel Di Fazio che ha così commentato la decisione sull’autonomia del Boccardi.
«Questa è una decisione scellerata. Non rispecchia e non rispetta l’identità che si era costruita la nostra scuola».
Se lo scorso anno tenne banco la vicenda dell'istituto comprensivo Schweitzer, dopo le prime simulazioni numeriche che stavano erroneamente penalizzando l'istituto "Achille Pace", stavolta la città perderebbe l'autonomia di una scuola storica, che peraltro assomma vari indirizzi, perché il Boccardi-Tiberio ha il commerciale, con le sue varie declinazioni, il Geometra e il Nautico, dopo il trasferimento dalla vecchia sede, tutto nell'edificio che sorge tra via De Gasperi, piazza Kennedy e via Vanoni. Una scelta della Provincia, quella sul dimensionamento scolastico, che gli studenti termolesi non hanno accolto bene. E dello stesso avviso l’istituto Boccardi che in un post Facebook, subito dopo aver appreso la notizia, aveva così commentato.
«Vogliamo essere chiari per rassicurare la comunità di studenti, famiglie, docenti, collaboratori ed estimatori che ruotano intorno a questo istituto storico di Termoli e del Basso Molise. Ribadiamo il nostro impegno a formare i nostri ragazzi molisani e aiutarli a diventare i cittadini del futuro che costruiranno una nuova Italia».
«I rappresentanti degli studenti dell’Istituto Boccardi-Tiberio intendono precisare che lo sciopero (con annessa protesta) avvenuto in data odierna non era rivolto alla comunità scolastica o alla struttura dell’Alberghiero di Termoli.
Bensì riguardava la soppressione dell’autonomia del nostro Istituto, una scuola simbolo per la nostra città.
Chiediamo, dunque, di non fraintendere perché non vi è alcun tipo di controversia con gli studenti del Federico di Svevia di Termoli».
Infine, dagli stessi rappresentanti, che rettificano quanto espresso nell'intervista, riguardo alla posizione della dirigente scolastica sullo sciopero, non è stato autorizzato, ma ne era stata informata.
Appresa la notizia della perdita dell’autonomia scolastica da parte dell’I.S.S. “Boccardi-Tiberio” ad appannaggio dell’Istituto alberghiero, gli studenti sono scesi in piazza per manifestare tutto il loro dissenso. Un corteo pacifico per portare avanti le proprie rimostranze e per incontrare il Sindaco di Termoli Nicola Balice che li ha ricevuti nella sala consiliare del Municipio di Via Sannitica. Con il primo cittadino erano presenti gli studenti Nicola Di Toro (rappresentante del Boccardi-Tiberio alla Consulta degli Studenti), Manuel Di Fazio e Mattia Pezzotta (rappresentanti del Consiglio di Istituto del “Boccardi”) e Alessio Nappo (Rappresentante del Consiglio di Istituto del “Tiberio”).
Anche al primo cittadino sono state espresse tutte le perplessità del caso chiedendo di intercedere per una situazione che, a detta dei rappresentanti di istituto, non farà altro che rallentare tutte le attività di segreteria proprio a discapito degli stessi studenti. Dopo il confronto le parti si sono aggiornate ad un prossimo incontro.