«Celebriamo il legame della Madonna con la città (e Fatima ha protetto don Benito)»
TERMOLI. Legami particolari, quelli della fede mariana con la città di Termoli, contrassegnati nella storia e anche con segni più recenti.
Sono quelli che il vescovo Gianfranco De Luca ha sottolineato al termine del rito consueto dell'omaggio floreale alla Madonnina, alla fine del corso Nazionale.
Tanta la gente accorsa, come sempre, coi Vigili del fuoco del distaccamento di Termoli schierati di tutto punto con l'autoscala, la Polizia locale a blindare le vie di comunicazione per isolare la zona della celebrazione, che ha visto oltre all'amministratore diocesano - questa la nuova funzione - assieme a monsignor Gabriele Mascilongo e monsignor Antonio Sabetta.
Schierata al completo la Giunta comunale, a cui è andato il saluto di De Luca, per la prima Immacolata Concezione del nuovo corso amministrativo cittadino, con il presidente del Consiglio comunale Annibale Ciarniello, i consiglieri Toni Spezzano e Pino Nuozzi; c'era anche il senatore Costanzo Della Porta.
Preghiera e benedizione, fino alla salita del Vigile del fuoco - sotto gli occhi anche delle associazioni di volontariato, come quella istituzionale del 115 e come il Sae 112 - che ha deposto il mazzo di fiori con la folla ad applaudire.
Monsignor De Luca ha ricordato il legame della comunità con la Madonna di Fatima, comparsa all'ospedale di Foggia, inspiegabilmente, quand'era ricoverato don Benito Giorgetta, che ha evidentemente posto sotto la sua ala protettiva, così come il filo che unisce il compatrono San Timoteo, vescovo di Efeso, alla località in cui visse nell'ultimo tempo terreno proprio la Beata Vergine.
A conclusione, gli auguri del vescovo uscente all'intera diocesi e alla popolazione termolese, in particolare.