“Sfizi di posta”, aneddoti e curiosità di un mondo diverso
TERMOLI. Che contenuti preziosi custodiscono le lettere dei nostri nonni dimenticate nelle soffitte? Oltre il testo stesso, cosa è scritto fra le righe di una cartolina dei nostri genitori che riaffiora da un vecchio cassetto? Come scoprirlo e valorizzarlo? Ce lo ha illustrato il dottor Marco Occhipinti ieri, venerdì 13 dicembre presso la sala convegni dell’ex seminario in piazza sant’Antonio a Termoli, presentando il suo libro “Sfizi di posta” ad un pubblico numeroso ed attento, alla presenza del senatore Costanzo Dalla Porta e del direttore provinciale di Poste Italiane Michelangelo Petrollino. Ha dialogato con l’autore, il dottor William Susi, esperto filatelista termolese.
Il libro sta riscuotendo un ampio successo in tutto il territorio nazionale perché, per la prima volta in maniera organica nel mondo del collezionismo, si riscopre il contenuto delle lettere semplici degli italiani, all’epoca unico mezzo di comunicazione, contenuti curiosi, “sfiziosi” appunto, a volte legati al mondo della scuola o a dinamiche familiari e sociali oggi difficilmente immaginabili, altre volte intrecciati ai grandi eventi storici delle due guerre mondiali. Non mancano alcune lettere indirizzate agli "ultimi": un matto, uno scomparso, un povero. E anche alcuni scritti autografi di personaggi storici (Silvio Pellico, Umberto Nobile, Cesare Pavese), che sono strati mostrati in originale con grande interesse del pubblico.
Si ringraziano la dott.ssa Daniela Battista e il prof. Lucio Cassone dell’associazione Casa del Libro che hanno organizzato l’evento con il patrocinio del Comune di Termoli, nella persona dell’assessore Michele Barile, dell’istituto comprensivo Oddo Bernacchia, nella persona della prof.ssa Maria Teresa Speranza, del CIFT (Centro Italiano di Filatelia Tematica), dell’Associazione Culturale Filatelica Molisana, del Circolo filatelico numismatico Vastophil.
La manifestazione culturale è stata preceduta alle 16.30, presso la libreria “L’ora d’aria”, da un incontro con bambini e ragazzi, ai quali sono stati mostrati in originale diversi oggetti scolastici dell’epoca dei loro bisnonni, risvegliando la curiosità degli studenti e dei genitori presenti.