Un "mare" di polistirolo al porto di Termoli
TERMOLI. La mareggiata che ha colpito con forza e violenza la costa adriatica, lungo il litorale di diverse regioni, non ha di certo risparmiato Termoli. Come ormai rendiamo noto quotidianamente, da giorni, i collegamenti tra il porto e le Isole Tremiti sono sospesi dalla scorsa settimana, a causa delle condizioni meteomarine.
Le immagini di onde alte diversi metri, flutti che superavano di gran lunga la diga foranea, sono arrivate sino al Tg1. Ovviamente, complici le festività natalizie, pescherecci agli ormeggi, che sono stati particolarmente rinforzati, ma si è verificato un fenomeno che merita di essere evidenziato, quello dell’assurdo accumulo dei frammenti di polistirolo, che hanno coperto il pelo dell’acqua, nei pressi della banchina dove sono ancorate proprio le imbarcazioni da pesca.
Il colpo d’occhio è così impressionante da far apparire i pescherecci quasi tirati a secco sui residui, che sono assai dannosi per l’eco-sistema marino.
Sarebbe necessario agire al più presto per porre rimedio, prima che i frammenti possano disperdersi ulteriormente.
Sovente viene sollevato questo problema, sull’utilizzo di cassette il cui smaltimento sfugge, talvolta, proprio per l’eccessiva leggerezza dei contenitori; facilmente trasportate dal vento e dalle correnti, accumulandosi sulle coste. Tra i rischi, quello di danneggiare habitat naturali come le dune di sabbia.
Il polistirolo impiega centinaia di anni per degradarsi completamente. Nel frattempo, si frammenta in microplastiche che si accumulano nell'ambiente. Quando si disintegra, il polistirolo forma frammenti minuscoli che vengono facilmente ingeriti dalla fauna marina, con conseguenze tossiche e spesso letali.
Il polistirolo può rilasciare sostanze chimiche tossiche, come lo stirene monomero, che possono danneggiare organismi marini e contaminare la catena alimentare.