L'86enne imprenditore in catene protesta sotto la casa di Iorio
CAMPOBASSO. “Presidente, ti ricordi quando per quella strada di Morrone del Sannio mi dicesti
Con questo cartellone vergato a mano, col pennarello, Antonio Cappussi, l’imprenditore 86enne incatenato dal 18 settembre scorso, si è posizionato davanti casa di Michele Iorio.
Dopo mesi di protesta davanti alle sedi istituzionali ha deciso di mettere l’uomo davanti alle proprie responsabilità.
Non è bastata la missiva forte e coraggiosa dell’arcivescovo Bregantini a ricordare al governatore che la Regione Molise usufruisce di 60 chilometri di strade che non sono state pagate a chi le ha costruite, un uomo alla disperazione, che rischia il fallimento.
“Mi hanno preso in giro – commenta – mi stanno portando in campana come se si trattasse di un gioco e non della vita o della morte di cinque famiglie che rischiano di finire in mezzo ad una strada. Dunque, se una strada devo scegliere per trascorrere i miei ultimi giorni, che sia quella in cui abita Michele Iorio, affinché nel festeggiare il Natale mi veda lì fuori, in catene, sotto la neve, a pesare sulla sua coscienza. Che almeno abbia il coraggio di dirmi che non intende pagarle quelle strade annesse al patrimonio regionale, che abbia il coraggio di dialogare con me senza rimandare di giorno in giorno, di settimana in settimana, come se avessi ancora il Tempo davanti a me”.
Oggi, domenica 23 novembre, un vecchio che combatte per vedere riconosciuti i propri diritti è costretto in catene, davanti all’abitazione del Presidente della Regione Molise.
V/Bem