Il formidabile assist del Ministero dei Beni culturali: salvaguardare la tradizione delle Carresi
SAN MARTINO IN PENSILIS. Fosse arrivata nei tempi giusti la missiva ricevuta a San Martino in Pensilis dal Mibact avrebbe rimesso in gioco la disputa della Carrese e anche quelle degli altri paesi. Spiragli, dunque, per lo svolgimento dell’edizione 2019.
Il Ministero dei Beni culturali a firma della direttrice generale Caterina Bon Valsassina ha espresso un esplicito invito a ripristinare il regolare svolgimento della manifestazione nel rispetto dei parametri di safety e security. «In riferimento alla nota n. 4562 del 26 aprile 2018 del Comune di San Martino in Pensilis, e al divieto di svolgimento della manifestazione ex art. 2 T.U.P.S. e ss.mm. disposto dalla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Campobasso – Area I – n. 34260-34247 del 26 aprile 2016, questa Direzione Generale deve rimarcare che la manifestazione in oggetto è stata dichiarata un bene di interesse storico-culturale etno-antropologico particolarmente importante ai sensi degli articoli 7-bis. 10 e 12 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 22 gennaio 2004, n.42). Il riconoscimento della corsa come “espressione di identità culturale collettiva” ai sensi dell’art. 7-bis richiama esplicitamente i dettami della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, che prevede l’adozione di “misure volte a garantire la vitalità del patrimonio culturale immateriale” (art. 3).
Tale patrimonio vivente viene infatti “trasmesso di generazione in generazione” e “costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia” (art.2). Pertanto, i beni che ne sono espressione, per essere vitali, devono essere costantemente “ri-eseguiti” o “ri-fatti”. In considerazione del citato provvedimento, si invita la prefettura di Campobasso a permettere il regolare svolgimento della manifestazione in onore del Santo Patrono San Leo il giorno trenta aprile di ogni anno, al fine di garantire le condizioni necessarie alla salvaguardia del bene culturale della “Carrese” di San Martino in Pensilis. Al tempo stesso, nel rispetto delle direttive adottate dal Ministero dell’Interno a seguito dei “fatti di Torino” del giugno 2017 – e in particolare la Circolare del Capo della Polizia – D.G. Pubblica Sicurezza n. 555/OP/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017; la Direttiva del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco n. 11464 del 19 giugno 2017; la Circolare n. 11001/110(10) del Gabinetto del Ministro del 28 luglio 2017 – si sollecita il Comune di San Martino in Pensilis ad implementare le misure di “safety” necessarie ad ottenere il parere favorevole allo svolgimento della manifestazione da parte della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. L’attuazione dei dispositivi di “security” è infatti indispensabile a garantire la salvaguardia della “Carrese” nella sicurezza dei protagonisti e degli spettatori.
Per quanto concerne questa Direzione Generale, la modifica di alcuni aspetti all’assetto tradizionale della festa allo scopo di garantire l’adesione alle normative in vigore non si pone in contrasto con le prescrizioni di tutela e salvaguardia, in quanto i beni immateriali vengono costantemente ricreati in relazione ai mutamenti del contesto storico-sociale. Nel caso dell’implementazione dei dispositivi di safety e security, si sottolinea però la necessità di non snaturare gli aspetti materiali della corsa su cui si innestano le stratificazioni di senso che sostanziano la natura immateriale del bene.
Si raccomanda pertanto un’attenta valutazione e contestualizzazione delle singole misure necessarie a garantire la sicurezza, anche alla luce delle peculiari caratteristiche sociali e culturali dell’evento, tra le quali bisogna annoverare la percezione locale del rischio e i significati simbolici ad esso associati. Ciò appare in coerenza con la raccomandazione, da parte del Ministero dell’Interno, di adottare “un approccio flessibile” alla gestione della sicurezza dell’evento procedendo a “l’individuazione delle c.d. “vulnerabilità” – che possono essere le più diverse, tali cioè da sottrarsi ad ogni possibile catalogazione e da imporre l’adozione di cautele e precauzioni differenti” (Ministero dell’Interno, circolare n. 11001/110(10) del 28 luglio 2017, p.3).
A tal fine, e allo scopo di incentivare la cooperazione istituzionale, rafforzandone le maglie (ibidem), questa Direzione Generale chiede che nelle prossime sedute della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo sia coinvolto il funzionario responsabile dell’area v della soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Molise e sia ascoltato il parere di un antropologo culturale, esperto del contesto di riferimento».