Tra reddito di cittadinanza e colletta alimentare

Analisi e dati lun 26 novembre 2018
Attualità di Claudio de Luca
2min
Reddito di cittadinanza ©Web
Reddito di cittadinanza ©Web

CAMPOBASSO. Secondo “Il Sole-24 ore”, con riferimento al reddito di cittadinanza, la provincia di Campobasso si colloca al 42° posto (con il 9%) mentre quella di Isernia (con l’8%), si piazza al 58°. Le famiglie molisane destinatarie sarebbero 11.400. L’analisi fonda sui dati Isee per il 2016, cosicché il beneficio verrebbe destinato a quelle famiglie che ne vantano un reddito pari a 9.360 euro annui. Assieme al Molise, altre 33 province saranno interessate, al Sud e nelle Isole. Lo Svimez conferma che nel Mezzogiorno andrebbe il 63% delle risorse disponibili. I potenziali beneficiari del campobassano ammonterebbero ad 8.500; quelli dell’Isernino a 2.900. L'analisi del quotidiano della Confindustria prevede l’esborso medio di 283,98 euro mensili a famiglia, dunque meno della metà dei 780 anticipati dal Governo.

Per coprire la quota molisana di reddito per il Sud servono 87.950.017 euro per i nove mesi del 2018. Per un intero anno, per le quote preventivate per le regioni del Mezzogiorno servirebbero oltre 10 miliardi di euro per i nove mesi nel 2019 (fonte Svimez). Da una precedente simulazione, fatta a livello nazionale, è emerso che il costo complessivo della misura sarebbe di circa 15-16 miliardi, a fronte degli 8 miliardi stanziati in manovra (al netto di un miliardo destinato ai centri per l’impiego). La fetta maggiore sarebbe destinata alle famiglie al Sud: stimando in oltre 1,2 milioni i nuclei familiari potenziali beneficiari.

Ma mentre il Governo arranca in questa direzione, in Molise si è svolto il solito appuntamento con la solidarietà grazie alla partecipazione di 1.000 volontari presenti in 100 punti- vendita. Si stima che siano 4.698 le persone che vivono in uno stato di povertà in regione. Si tratta di un dato allarmante, peraltro in costante crescita. Ragion per cui la colletta alimentare è solo una delle tante occasioni che il Banco alimentare propone ai cittadini per ‘fare del bene’ con un gesto significativo che poi alimenterà i depositi allocati a Campobasso ed a Larino. L’edizione 2018 si ricollega alle parole di Papa Francesco:«Che cosa esprime il grido del povero se non la sua sofferenza e la sua solitudine, la sua delusione e la sua speranza? La risposta è una partecipazione piena d’amore alla condizione del povero. Probabilmente è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno per sentire la presenza attiva di un fratello o di una sorella.

Non è un atto di delega ciò di cui i poveri hanno bisogno, ma è il coinvolgimento personale di quanti ascoltano il loro grido. Il grido del povero è anche un grido di speranza con cui manifesta la certezza di essere liberato». Insomma, l Banco opera subito, nell’attesa del reddito tanto propagandato di là da venire.

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