Come nascono le storie di Topolino, disegnatori Disney a Termoli

Strisce sab 29 dicembre 2018
Attualità di La Redazione
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Come nasce Topolino ©Termolionline.it
Come nasce Topolino ©Termolionline.it

TERMOLI. Ieri pomeriggio alle ore 17.30 per gli appuntamenti di Wintermoli interessante incontro intitolato 'Lavorare con Topolino' con Jacopo Jovannitti, collaboratore della redazione e Nino Picone, disegnatore, entrambi della storica e celebre rivista di fumetti della Walt Disney. L'incontro, organizzato dal Liceo Artistico "Benito Jacovitti" di Termoli, ha illustrato, oltre che gli aspetti meno visibili del processo editoriale di un giornale a fumetti, anche la costruzione di una vera e propria storia a fumetti.

I due disegnatori hanno subito chiarito che non si trattava di un incontro ufficiale o studiato, ma è nato dalla volontà di dimostrare agli studenti che se ce l'hanno fatta loro posso farcela tutti: "Ci piaceva raccontare la nostra esperienza nella redazione di Topolino", hanno ammesso.

Hanno raccontato qualcosa di loro. Nico ha origini campobassane ed è un illustratore free lance per il settimanale di Topolino da qualche anno. E' approdato alla redazione dopo vari tentativi in altre redazioni ed un po' per caso. Si è imbattuto nello stand di Topolino al Lucca Comics ed ha presentato i suoi lavori. "Ho sempre voluto fare il disegnatore di copertine", ha detto davanti al pubblico composto da fan e ragazzi del liceo artistico. La sua è stata una gavetta un po' dura: "Approcciarsi con i disegni Disney è più difficile di quanto si creda. Ci sono delle regole Disneyane molto rigide: vanno mantenute le proporzioni, le posizioni del becco e tutta una serie di particolari che solo chi è nel giro nota. Prima di entrare nella redazione sei sottoposto ad una lunga e rigida gavetta, devi fare una storia di prova e se la superi sei dentro".

Jacopo ha origini termolesi da parte materna e collabora con la redazione da circa 4 anni. E' stato contattato direttamente dalla redazione del fumetto che ha notato il suo lavoro nella community 'Impero Disney', un luogo interamente dedicato al mondo delle storie create da Walt Disney. Lavora alle storie, alla scrittura e promuove il fumetto nelle fiere italiane: “Un bel giorno ho ricevuto una mail dalla redazione di Topolino – ha confessato Jacopo – Mi chiesero se fossi interessato a collaborare con loro. Ho accettato subito, era il mio sogno e non avrei mai potuto rinunciarci”. Il mondo delle fiere non è sempre rosa e fiori perché oltre ad interfacciarti con le persone, "una delle cose che mi piacciono di più" ammette lo stesso Jacopo, ci sono tempi tecnici da rispettare e lui in questo è un maestro: "Nico ha 1 ora per fare 20 disegni di uno dei personaggi scelti dal cliente. Non può permettersi il lusso di non rispettare la tempistica".

Nico si è soffermato sugli aspetti più tecnici legati al mero disegno, spiegando le onomatopee create per riprodurre i suoni all'interno del disegno e mostrando come nasce una vignetta. Ha inoltre svelato qualche segreto sui personaggi e sulle linee temporali: "Partendo dal presupposto che si tratta di personaggi evergreen e che, quindi, non invecchiano mai, ci sono alcuni dettagli che vi aiutano a capire se il personaggio è giovano o meno. Per esempio Zio Paperone da giovane viene illustrato senza basette perché gli cresceranno solo in seguito".

Tra le dicerie che si raccontano su Walt Disney, i due ragazzi ne hanno selezionato una in particolare, forse quella più evidente: la sua misoginia. "Forse non tutti sanno che la redazione di Disney ha avuto tre direttrici, tutte donne bravissime ed in gamba. Senza considerare che Walt ha voluto accanto a sé Mary Blair che lo aveva già aiutato per due suoi progetti (Cenerentola ed Alice nel Paese delle Meraviglie). Mary si occupò di tutti i personaggi e delle scenografie negli anni 40 e 50".

Tante anche le curiosità relative all'ideatore dell'animazione: "Lo sapevate che la voce ed il fischio del primo Topolino, quello in barca, erano di Walt? O che lui e Dalì si incontrarono nel 1945 e misero in piedi un progetto in grado di unire la pittura all'animazione?"

Ma dietro Topolino spicca l'Italia, la patria che gli ha dato i natali. Non esiste nessun altro stato in cui si produce un settimanale a fumetto, che ha ormai superato le 3mila copie. Inoltre molti personaggi sono stati ideati in Italia e non esistono nella loro patria (USA): l’aspirante fidanzata di Zio Paperone Brigitta, il cugino esploratore di Pippo Indiana Pipps, Paperinik l’ater ego di Paperino o la fidanzata di Gambadilegno Trudy.

Topolino è, forse, uno dei fumetti più longevi della storia: ha da poco compiuto 90 anni e dietro di lui c'è tanto lavoro ed idee studiate nei minimi particolari. Per Nico e Jacopo il suo successo non è un segreto: "Topolino è in grado di trattare temi attuali e, seppur l'ideazione di un fumetto dura circa 6 mesi, riusciamo sempre a centrare l'obiettivo. Il valore aggiunto è rappresentato dal messaggio che il fumetto lancia: ti aiuta a capire la differenza tra giusto e sbagliato ed a rimediare in caso di errore". La sua forza sta, poi, nella paperizzazione: "Abbiamo fatto diventare Piero Angela e Roberto Bolle, tra gli altri, due moderni Paperini. Nessuno ci avrebbe mai pensato".

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