In memoria di Gennaro Perrotta: torna la gara di Greco antico
TERMOLI. Presentata questa mattina presso il Liceo Classico G.Perrotta, la XIV° Edizione della Gara internazionale di Greco Antico intitolata proprio al grecista termolese Gennaro Perrotta, che si terrà i giorni 3, 4, 5, 6 Aprile e patrocinata dal Ministero della Pubblica Istruzione e l'Ambasciata di Grecia a Roma. Un evento organizzato dal Rotary Club Termoli, Distretto 2090, con la collaborazione del liceo di via Asia. In auge il motto rotariano "Rotary e i Rotariani per i giovani e la cultura classica".
In questa edizione saranno 11 i licei classici italiani presenti all'Agone di Greco Antico (quest'anno non partecipano studenti universitari come nelle scorse edizioni).
Questi i Licei che saranno presenti con i loro alunni e che parteciperanno all'evento: Liceo Classico "Tondi" San Severo, il "Majorana" di Desio, Istituto " Agostini Paradisi" Vignola, Liceo Classico "D'Annunzio" Pescara, I.I.S.S. "Benedetto Marzolla" Brindisi, L.C."P. Giannone" Caserta, L.C. " Parzanese" Ariano Irpino, L.C. "Vincenzo Monti" Cesena, Convitto Nazionale " Paolo Diacono" Cividale del Friuli, L.C. " Muratori-San Carlo" Modena, L.C." G. Berchet" Milano.
La partecipazione di questi licei italiani è garantita anche grazie alla partnership dei vari Rotary club delle diverse città. La gara di greco si terrà giovedì 4 Aprile alle ore 8,30. Venerdì 5 la commissione esaminerà i lavori e i partecipanti avranno una giornata libera con visite guidate e se il meteo permetterà, andranno alle isole Tremiti, altrimenti si dedicheranno ad una escursione turistica molisana.
Poi sabato mattina nell'Aula Magna del Liceo avverrà la cerimonia di premiazione dei vincitori della gara. In mezzo alla gara c'è - ormai come di consueto - anche un intermezzo teatrale da parte del laboratorio teatrale dell'Alfano che mette in scena le grandi passioni. In questa edizione, nei giorni 4 e 5 aprile, presso l'Auditorium Santa Maria degli Angeli, ci saranno di mattina gli spettacoli per le scuole, mentre invece per tutta la cittadinanza alle ore 21 sempre di giovedì e venerdì.
Lo spettacolo che verrà proposto è la tragedia di Sofocle "Elettra": Oreste, figlio di Agamennone, torna dopo molti anni a Micene, in compagnia di Pilade e del Pedagogo. Egli, su ordine di Apollo, deve vendicare la morte del padre, ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono. Da bambino Oreste, che correva il rischio di essere anch'egli ucciso in quanto erede al trono, era stato salvato dalla sorella Elettra. Questa infatti l'aveva affidato ad un uomo focese, che lo aveva tenuto lontano dagli intrighi di palazzo.
Da quel giorno Elettra, che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini, era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre. Quest'opera è dunque il dramma dell'odio, in cui non c'è spazio per rimorsi o pentimenti: i due fratelli compiono la loro vendetta senza alcuno scrupolo, con un crudele senso di gioia e di liberazione. L'odio è ciò che divora interiormente Elettra, ma che al tempo stesso le dà la forza di andare sempre avanti, nell'attesa e poi nella pianificazione dell'assassinio. A riprova di ciò, il dramma si chiude non appena la vendetta è compiuta, come a voler sottolineare che dopo il duplice omicidio nulla di importante resta da dire. La determinazione di Elettra risalta ancor di più se confrontata con la sorella Crisotemi, pavida e rassegnata, e ricorda da vicino un altro importante personaggio di Sofocle: Antigone.