«Da ministro di fede a testimone della misericordia», l'ultimo saluto a padre Armando
SAN MARTINO IN PENSILIS. La linea inespugnabile della fede lega le omelie che il vescovo diocesano Gianfranco De Luca ha dovuto recitare nei due funerali a stretto giro, tra le 16 di sabato pomeriggio e le 9 di domenica scorsa, 24 aprile, nella seconda domenica di Pasqua, per dare l’estremo saluto e la benedizione, nella loro salita in cielo, alle anime e al corpo di Sonia Di Pinto a Petacciato e don Armando Di Renzo a San Martino in Pensilis. Anche sulla morte del 72enne sacerdote in Umbria si indaga per omicidio colposo, anche se la dinamica non è così cristallina come il barbaro assassinio della 46enne uccisa a 4 settimane dalle nozze. Nella chiesa San Pietro Apostolo di San Martino in Pensilis, concelebrata dal parroco don Nicola Mattia, è stata officiata la funzione esequiale, seconda per padre Armando dopo quella di sabato mattina a Ponte San Giovanni, in provincia di Perugia.
Le circostanze che hanno causato il decesso del prete sono da chiarire, intanto, il vescovo Gianfranco De Luca ha parlato della vista di Gesù da parte di don Armando, «Vede Gesù tra le braccia del Padre e ancora una volta ne scopre la Misericordia di cui il cuore di Dio ne è pieno, Misericordia di cui ne è stato Ministro e ora testimone. La procura umbra indaga per omicidio colposo dopo la morte del sacerdote, avvenuta martedì mattina 19 aprile, a 24 ore dal suo ritrovamento in gravissime condizioni nella canonica, e trasferito d’urgenza in Rianimazione all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Troppo gravi le lesioni del parroco 72enne di Civitella d’Arna e della parrocchia di Lidarno e Sant’Egidio.