Il debutto del questore Vito Montaruli
CAMPOBASSO. Da Giancarlo Conticchio a Vito Montaruli, è questa la staffetta al vertice della questura di Campobasso, dove il nuovo questore si è presentato stamani alla stampa.
Classe 1961, Montaruli è laureato in Giurisprudenza ed ha conseguito anche il titolo di specialista in Scienze delle Autonomie Costituzionali e la laurea in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni; è abilitato all’esercizio della professione forense.
Il suo primo obiettivo sarà analizzare il territorio per intervenire su criticità croniche come la droga e le infiltrazioni malavitose con la piccola regione crocevia della malavita organizzata.
Intanto, prende servizio durante l’estate senza restrizioni Covid e dovrà puntare molto sull’efficienza del commissariato di via Cina.
Coniugato con due figli, Montaruli è entrato in Polizia nel 1987 ed è stato subito impegnato nella lotta ai sequestri di persona, fenomeno drammatico che in quegli anni caratterizzerò la Calabria.
Trasferito alla Questura di Matera, ha diretto i Commissariati di Pisticci e Scanzano, coordinando numerosi servizi in materia di traffico di sostanze stupefacenti nel metapontino ed attività investigative finalizzate alla cattura di latitanti.
Poi la direzione della Digos. Promosso a primo Dirigente nel 2003, ha lavorato presso la Questure di Parma e Piacenza.
E ancora: Vibo Valentia, Lecce – vicario del questore – poi la nomina a Dirigente Superiore della Polizia di Stato dal Consiglio di Amministrazione del Ministero dell’Interno, dal 2017 questore a Lucca, dove pianifica i complessi servizi realizzati per il vertice per dei Ministri degli Affari Esteri per il G7.