Una vittoria importante, netturbino spunta in Appello il "cambio di contratto"

Giurisprudenza mer 06 luglio 2022
Cronaca di La Redazione
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Gestione Tekneko ©TermoliOnLine
Gestione Tekneko ©TermoliOnLine

LARINO. La Corte d’Appello di Campobasso ha ribaltato la sentenza di primo grado del giudice del lavoro del Tribunale di Larino, riconoscendo un miglior impianto contrattuale a un netturbino in servizio all’Unione dei Comuni “Basso Biferno”, che ha sede proprio nel centro frentano. Con sentenza n. 108 dello scorso primo luglio, i giudici hanno sancito il diritto di un lavoratore a vedersi riconoscere il Ccnl “Fise Igiene Ambientale per Aziende Private”, in luogo del meno vantaggioso Ccnl “Multiservizi”. La vicenda trae origine dal rapporto di lavoro instaurato con la ditta che gestiva l’appalto della raccolta rifiuti porta a porta per conto dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno. In sostanza la società applicava, all’interno dello stesso appalto e per lavoratori che espletavano le medesime mansioni, due diversi Ccnl e, segnatamente, il “Fise Igiene Ambientale per Aziende Private” e il “Multiservizi”.

Il primo prevede un trattamento economico di gran lunga più favorevole rispetto al secondo ed è proprio per risparmiare sui costi del personale che la società aveva adottato tale scelta.

L’avvocato Nicola Del Re che ha rappresentato in giudizio il lavoratore, afferma che «in linea di principio tale differenziazione è consentita secondo un costante orientamento giurisprudenziale. Tuttavia nel caso in esame sia il bando che il capitolato di gara, nonché il contratto di gara sottoscritto tra la Tekneko e l’Unione dei Comuni del Basso Biferno, prevedeva l’obbligo di applicazione a tutti i lavoratori dell’appalto il più favorevole Ccnl “Fise Igiene Ambientale per Aziende Private”. Obbligo non rispettato e che la Corte di Appello ha ritenuto inderogabile, con riconoscimento in favore del lavoratore delle differenze retributive maturate in costanza di rapporto di lavoro per effetto del trattamento peggiorativo subito».

Si tratta di una sentenza molto importante che riaccende le speranze dei tanti lavoratori adibiti all’appalto della raccolta rifiuti porta a porta dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno e che, a parità di mansioni con altri colleghi, percepiscono una retribuzione di gran lunga inferiore.

Aggiunge Del Re che: «l’effetto di questa sentenza di riconoscimento si estenderà anche alle società che sono subentrate negli anni nella gestione dell’appalto. In altri termini ottenere l’applicazione di un Ccnl migliorativo attribuisce al lavoratore il diritto – dal quel momento - alla conservazione di tale trattamento anche nei confronti delle aziende che si sono alternate e che si alterneranno nella gestione dell’appalto». Pare evidente che anche altri lavoratori potrebbero intentare lo stesso tipo di azione e ottenere il riconoscimento di un Ccnl migliorativo.

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