Infarto e trasferimento al Cardarelli, l'odissea di Emodinamica: grave 61enne
TERMOLI. Avere un infarto sulla costa molisana è un doppio rischio, non solo per il malore che mette a repentaglio la vita, ma anche per la possibilità concreta che all’ospedale San Timoteo di Termoli non si possa intervenire.
Tante battaglie nel corso dei mesi sul servizio salvavita di emodinamica, e ora chi lotta per sopravvivere, in condizioni assai critiche, è il 61enne noto esercente Demetrio Luzzi, titolare della tabaccheria sul corso Nazionale, che è stato trasportato al Pronto soccorso nella notte, intorno alle 3, dopo aver accusato un infarto.
L’assenza di un operatore della radiologia, che assistesse l’emodinamista presente, ha determinato l’obbligato trasferimento all’ospedale Cardarelli, avvenuto dopo alcune ore e sempre in ambulanza.
Com’è noto il direttore del servizio Calgione aveva inviato una nota con cui esponeva tutte le criticità riferite al taglio delle reperibilità.
Si attende anche che il Tar si pronunci sul merito del ricorso discusso lo scorso 8 giugno, sempre sull’impugnativa delle interruzioni avvenute dall’autunno in poi, coi vari motivi aggiunti.