Cantieri infiniti e polemiche, sequestrata parte dell'area dei lavori sulla Tangenziale
Termoli Non ci sarà l'autopsia sulla salma del 70enne, il feretro sarà restituito alla famiglia

TERMOLI. Non ci sarà l’autopsia sulla salma del 70enne Alberto Guglielmi, il conducente di origini molisane, di Miranda, che abitava a San Salvo, deceduto nel terribile schianto di mercoledì sera sulla Tangenziale Nord di Termoli, alla guida della sua Fiat Sedici.
La Procura ha disposto il nulla osta alla sepoltura e la restituzione del feretro alla famiglia, al momento il corpo senza vita del 70enne è custodito all’obitorio dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Intanto l’indagine affidata ai Carabinieri su delega della stessa Procura ha portato al sequestro della vettura, che era precipitata dal viadotto, e di una parte dell’area di cantiere.
Proprio i lavori dell’Anas di risanamento di pile e pulvini del viadotto Petrara, commissionati con gara d’appalto a una ditta casertana, nei mesi scorsi hanno generato polemiche social furibonde, ma anche interventi di carattere istituzionale, per sollecitare una diversa gestione del cantiere.
Cantiere che si trova sul ponte che collega il tratto della statale 709 (questo il nome della Tangenziale di Termoli) dalle uscite di via del Mare a quelle della “Torretta-Colle della Torre”.
Proprio sul cantiere, dunque, si accendono i riflettori per verificare i requisiti di sicurezza, dopo lo schianto della Fiat Sedici sulla barriera in cemento.
Una riflessione sulla durata dei lavori è d’uopo, poiché nel cartello posto alla base della zona delimitata dalla stessa Anas si reca l’inizio nel luglio 2020, con data presunta di fine lavori nel maggio 2021. Pandemia a parte, che forse ha generato qualche ritardo, connesso anche alla difficoltà di reperire i materiali, come accaduto altrove, un anno e mezzo dopo siamo ancora col semaforo sul viadotto e la percezione della sicurezza da parte degli automobilisti, anche per colpa di chi non rispetta le norme del Codice della strada, s’intende, ma comunque coi tempi notevolmente dilatati e l’estate scorsa, quella del ritorno alla normalità, è vissuta sulle code causate dal cantiere, nel tratto che registra traffico intenso specie durante la stagione turistica.