Rinvenuto corpo senza vita in mare, forse è il marittimo disperso
ORTONA. Sarà l'esame del Dna a stabilire l'identità del cadavere trovato al largo delle Puglie, nei giorni scorsi. Si presume che, i resti del corpo trovato in mare, possano essere del marittimo siriano scomparso della nave merci ucraina che il 30 marzo ne denunciò la scomparsa una volta attraccata nel porto di Ortona.
Carabinieri e guardia costiera stanno cercando di rintracciare i genitori e la sorella del giovane per eseguire il test del Dna.
La motovedetta Sar 878, utilizzata per le ricerche in mare, salpò dl molo del porto di Termoli in coordinamento tra la sala operativa della direzione marittima di Pescara e quella della Guardia costiera termolese, per partecipare come unità di supporto all’attività di ricerca del marittimo siriano 22enne, di cui non si avevano più notizie.
Era imbarcato su una nave battente bandiera greca dal porto di Ortona; dopo alcune ore di navigazione l’equipaggio si è accorto di non averlo più a bordo e ha dato l’allarme.
Alle ore 2:20 del 30 marzo perveniva alla Sala Operativa della Direzione Marittima di Pescara, 14° MRSC (Maritime Rescue Sub Center), segnalazione da parte di una Motonave in uscita alle ore 21:00 del 29 marzo dal porto di Ortona circa la presunta mancanza a bordo di un membro dell’equipaggio, visto l’ultima volta poco dopo la partenza.
La Direzione Marittima di Pescara prontamente attivò il dispositivo di ricerca SAR (Search and Rescue) interessando un’area di intervento di circa 900 miglia quadre nautiche (circa 1800 chilometri quadri) attraverso il coordinamento e l’impiego dei seguenti mezzi navali e aerei: M/V CP 884 della Capitaneria di Porto di Ortona, M/V CP 878 della Capitaneria di Porto di Termoli, velivolo Manta 10-02 della Base Aeromobili Nucleo Aereo Sezione Elicotteri Guardia Costiera di Pescara e unità V2008 e elicottero Volpe del Reparto Operativo Aeronavale della Guarda di Finanza di Pescara.
Fu attivato da parte della Prefettura di Chieti il piano di ricerca di persone scomparse in considerazione del fatto che l’unità comunicò l'ultimo avvistamento marittimo in concomitanza dell’uscita dell’unità dal Porto di Ortona.