Tragedia alla Sabino Esplodenti causata dallo scoppio di una granata di artiglieria

L'inchiesta gio 14 settembre 2023

Le salme delle tre vittime trasferite all'ospedale di Chiet, Procura indaga per omicidio colposo plurimo e disastro colposo

Cronaca di Federico Cosenza
2min
Tragedia alla Sabino Esplodenti causata dallo scoppio di una granata di artiglieria ©Vastoweb
Tragedia alla Sabino Esplodenti causata dallo scoppio di una granata di artiglieria ©Vastoweb
Tragedia alla Sabino Esplodenti causata dallo scoppio di una granata di artiglieria

CASALBORDINO. E’ stata rinviata dal Gup Anna Rosa Capuozzo al prossimo 3 ottobre 2023, alle ore 12 presso il Tribunale di Vasto, la prima udienza del processo sull’incidente che alla Sabino Esplodenti provocò la morte di tre operai il 21 dicembre 2020 (Leggi).

La causa del rinvio è quella del legittimo impedimento certificato da un imputato per ragioni di salute legate ad un malore avuto nella giornata ieri.

Telegrafico è stato il commento dell’avvocato Arnaldo Tascione, che difende la Sabino Esplodenti, sul nuovo incidente che si è verificato nella giornata di ieri a Casalbordino (Leggi): “L’accaduto è drammatico sia per l’azienda che noi. La società aveva riaperto da poco e quindi erano state adottate misure antinfortunistiche severissime perché dettate da tutti gli enti preposti, la prefettura, il comune, il ministero.”

In contemporanea alle vicende giudiziarie questa mattina sindacati e dipendenti dell’azienda si sono ritrovati a poca distanza del luogo della tragedia.

“Il mio più profondo cordoglio va ai parenti, amici e colleghi delle vittime. Purtroppo è una notizia che non avremo mai voluto sentire perché dopo tre anni si ripresenta questo drammatico momento”, ha commentato così l’evento il sindacalista Femca-Cisl Massimo Recinella.

“Questa è un’azienda che fa demilitarizzazione, non fuochi d’artificio e né bombe e la professionalità di questi lavoratori - ha poi continuato Recinella - è altissima. Siamo in una situazione peggiore dell’altra volta, dove avevamo avuto altri tipi di problemi con l’autorizzazione della cassa integrazione straordinaria e li abbiamo poi risolti. Questa è un’azienda sotto direttiva Seveso, che dichiara un alto rischio rispetto ad altre aziende. Non esiste nessun tipo di rischio che prevede la morte sul lavoro.”

Il sindacalista di Uilcem-Uil, Arnaldo Schioppa, si è invece così espresso sull’incidente: “Questi sono dei momenti di riflessione in cui dobbiamo rispettare le persone che ci hanno rimesso la vita. Poi faremo tutte le discussioni sull’accaduto, in questo momento io preferisco stare in silenzio e rispettare queste tre vittime”.

Intanto nella serata di ieri sono stati recuperati i corpi dei tre operai morti, ovvero Giulio Romano 56enne di Casalbordino, Ferdinando di Nella 62enne di Lanciano e Gianluca De Santis 44enne di Palata.

Questi ultimi sono stati trasferiti presso l’obitorio dell’ospedale di Chieti e sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Procura di Vasto per questo nuovo incidente ha aperto un fascicolo in cui vengono ipotizzati i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Stando alle prime informazioni pervenute l'esplosione sarebbe stata provocata dallo scoppio di una granata di artiglieria. I tre operai erano intenti nel disinnesco di una spoletta.

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