Vandalismo e omertà, petardo provoca danni alle "Delizie del grano"
TERMOLI. Semplice fare le ordinanze, molto più complicato è farle rispettare. Termoli specchio del mondo, ovunque divieti per limitare gli effetti nefasti causati dai botti di Capodanno, pochissimi quelli che li hanno rispettati.
Ma c’è chi ne lamenta in modo sensibile le conseguenze, come l’attività commerciale “Le delizie del grano”, di piazza Insorti d’Ungheria, che ha rimediato un migliaio di euro di danni per colpa di un mini ordigno che ha divelto la copertura del locale esterno usato per contenere i bidoncini della raccolta differenziata.
Oltre al danno, la beffa: nessuno li ha avvisati di quanto avvenuto e l’hanno scoperto ieri sera, con somma amarezza, un modo peggiore di iniziare l’anno non potevano averlo, ovviamente andranno a denunciarlo, alla Polizia municipale, per cercare di risalire ai responsabili, anche tramite le immagini della videosorveglianza della piazzetta; ma c’è di più, l’incendio che ne è scaturito ha sfiorato la tubatura e il contatore del gas.
"Siamo veramente arrabbiatissimi. Lasci il posto di lavoro per un giorno e succede il finimondo. Sono veramente stanca di questa cosa – ci dice Teresa Sappracone, la titolare – e la cosa che più mi fa rabbia è che nessuno ci ha fatto una telefonata per avvertirci. Quando siamo arrivati ieri sera abbiamo trovato tutto devastato.
Noi avevamo chiuso tutto, con le sedie raccolte nell'angolo, perché sappiamo che potrebbe succedere sempre di tutto.
Ma mai a pensare che questi aprissero la struttura che abbiamo fatto esterna, di lamiera che raccoglie tutti i secchi dell'immondizia, hanno messo un petardo lì dentro e lo hanno fatto esplodere. È saltata la struttura e sopra c'era il contatore del gas. Se il botto fosse stato più forte non oso immaginare quello che sarebbe potuto succedere.
La denuncia la faremo e il danno si aggira sui mille euro. Siamo soli. Mi sono giocata l'incasso di una giornata, e sottolineo l'omertà della gente, io avrei chiamato subito».
Il riferimento di Teresa si rivolge anche all’amministrazione comunale, invocando un maggiore rispetto da parte di tutti alle regole del vivere civile.