Duplice arresto per droga e armi, sequestrati anche dosi di hashish e segnalato 21enne

TERMOLI. Giungono dettagli dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di Termoli sul duplice arresto convalidato lunedì scorso dal gip del Tribunale di Larino, avvenuto nel corso di un mirato servizio di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di armi svolto nel Comune di Termoli.

I Carabinieri, venerdì scorso, hanno arrestato in flagranza dei reati di detenzione illegale di arma clandestina e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 31enne e un 32enne entrambi del posto.

Nell’ambito della medesima attività è stata anche segnalato amministrativamente alla Prefettura di Campobasso, un 21enne del luogo per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.

Nella circostanza gli operanti procedevano ad effettuare una perquisizione d’iniziativa presso l’appartamento nella disponibilità dei due rinvenendo, in una cassaforte ubicata all’interno del garage di pertinenza, una pistola semiautomatica calibro 6,35 con matricola abrasa perfettamente funzionante munita di un caricatore e di 12 cartucce del medesimo calibro, 6 buste in plastica termosaldate contenenti complessivi 532 grammi di cocaina nonché 29 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale per confezionamento di stupefacenti.

Quanto rinvenuto veniva sottoposto a sequestro penale, in attesa dei necessari accertamenti e del successivo deposito presso il competente Ufficio Corpi di Reato mentre i due, appurate le chiare responsabilità penali in merito a quanto acclarato, venivano quindi tratti in arresto e associati presso le Case Circondariali di Campobasso e Larino.

Nel corso della successiva udienza dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria di Larino, gli arresti venivano convalidati poiché legittimamente effettuati e a carico del 31enne è stata confermata la misura della detenzione in carcere mentre per il 32enne è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

I due indagati sono difesi dall'avvocato Ruggiero Romanazzi.