Ecco com'è stata ritrovata la Stelvio rubata nei pressi della stazione
TERMOLI. Cimiteri di automobili rubate, saccheggiate, depredate, smontate, i cui pezzi di pregio vengono poi venduti in un mercato nero, parallelo a quello ufficiale dei ricambi.
È questa la destinazione finale dei veicoli che vengono rubati dai banditi, una filiera al contrario, staffette, pali, ladri, chi poi mette mano a parti meccaniche e di carrozzeria, nella disperazione totale dei proprietari, che raramente riescono a recuperare la propria macchina e quando ci riescono, per la capacità di indagine delle forze dell'ordine, a volte devono rimetterci anche i soldi per riparare i danni causati alla vettura.
Ma più spesso c'è poco da riavere indietro, come avvenuto per la proprietaria dell'Alfa Romeo Stelvio, "soffiata" a inizio agosto nei pressi della stazione, turista provenuta da Firenze, a cui la vacanza è stata funestata.
Il lussuoso Suv è stato trovato smembrato, assieme ad altri veicoli, in provincia di Foggia, tra Serracapriola e Apricena.
Ma non solo a Termoli, un lettore mette in evidenza la stessa situazione a Campomarino lido.
«Volevo segnalarvi i continui furti di automobili che stanno avvenendo questa estate a Campomarino lido. Io sono iscritto al gruppo Facebook Campomarino lido e troppo spesso gli iscritti, segnalano il furto della loro auto con tanto di targa, modello, luogo dove è avvenuto etc.».
Ma c'è un aspetto da sottolineare, su decine e decine di furti al mese, non c'è mai stata alcuna telefonata, almeno ai Carabinieri di zona, per farli intervenire in piena flagranza di reato, al limite segnalazioni avvenute dopo, anche a distanza di un giorno, da qui la sollecitazione a rivolgersi ai centralini delle sale operative a ogni movimento sospetto.