Blitz antidroga: cinque le misure cautelari nel triangolo Termoli-San Giacomo-Guglionesi
TERMOLI. Arresti attesi, quelli compiuti ieri dalle forze dell'ordine sul territorio del basso Molise, che ha eseguito tra Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni e Termoli, cinque misure cautelari. Di cui una custodia cautelare in carcere, in particolare, per la posizione considerata più grave nel quadro dell'attività d'indagine contro il narcotraffico. In particolare,
Contestati la vicinanza coi principali esponenti del sodalizio criminoso e la partecipazione attiva a importanti episodi di spaccio, per il principale indagato molisano coinvolto nell'operazione Sed della direzione distrettuale antimafia e condotta dalla Dia.
In carcere è finito un 25enne residente a Guglionesi, ai domiciliari un 33enne residente a San Giacomo degli Schiavoni. Misure più fievoli per una 27enne di Termoli, a cui è stato imposto il divieto di dimora e di frequentazione della città di Foggia. Infine, per un 30enne di Guglionesi e 35enne di San Giacomo l'obbligo di dimora.
L'INCHIESTA
Oltre alle 27 misure cautelari emesse, di cui 17 custodie cautelari e 4 arresti domiciliari, ci sono altri 12 indagati per l'attività dell’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e di aver, di conseguenza, approvvigionato, detenuto e smerciato cocaina sul mercato di Foggia e provincia, nella provincia Bat, nel Basso Molise e in Abruzzo.
Secondo l’impostazione accusatoria, accolta dal Gip e fatta salva ogni necessaria valutazione nelle fasi successive del procedimento con il contributo della difesa, le indagini hanno consentito di documentare e di raccogliere un solido quadro probatorio a carico dell’associazione indagata che, tra luglio 2020 e novembre 2021, ha distribuito sul mercato illecito oltre 20 chili di cocaina purissima equivalenti ad oltre 83.000 dosi (circa 6,6 milioni di euro). Nel corso delle investigazioni, la Dia, sotto la direzione della Dda di Bari e coadiuvata nei singoli interventi dagli Uffici e Reparti di polizia territoriali, ha sequestrato agli indagati oltre 10 kg di stupefacente, equivalente a circa 45.000 dosi, caratterizzato da un elevatissimo grado di purezza (la cui media, a seguito di analisi di laboratorio è risultata compresa fra il 42,59% e l’87,04%) e due ordigni artigianali risultati di micidiale potenziale offensivo.
Oltre a ciò, nel corso di un filone di indagine facente parte dello stesso procedimento penale, nel settembre 2022, la Dia ha sequestrato ad uno degli indagati anche 100 grammi di hashish e beni immobili e mobili per un valore complessivo di circa 200.000 euro. Da un calcolo basato sugli elementi probatori acquisiti, attività tecniche e interventi di riscontro, il giro d’affari dell’organizzazione si aggirava attorno ai 3.500.000 di euro. Agli arresti si aggiunge il sequestro del patrimonio illegalmente accumulato dagli indagati costituito da beni mobili, immobili, società e conti correnti, per un valore approssimativo di oltre euro 600.000 ai quali si aggiunge il sequestro del settembre 2022.