"La bastarda degli Sforza": Carla Maria Russo all'istituto Boccardi-Tiberio

L'incontro ven 25 marzo 2022
Cultura e Società di Emanuele Bracone
2min
Carla Maria Russo all'istituto Boccardi ©TermoliOnLine
Carla Maria Russo all'istituto Boccardi ©TermoliOnLine
Carla Maria Russo all'istituto Boccardi

TERMOLI. Le sue origini molisane, nata a Campobasso, la portano spesso a confronto e a contatto col pubblico di lettori della nostra regione, con presentazioni diffuse sul territorio, tra cui Termoli.

Doppia tappa per la scrittrice Carla Maria Russo all’istituto Boccardi-Tiberio, su iniziativa della dirigente scolastico Cimmino e le professoresse Santoro e Stuccilli.

Mercoledì sera incontro aperto alla cittadinanza, con la presenza di Michele Marone per il Comune di Termoli, Rossano Pazzagli per l’Unimol e Daniela Battista con la Casa del libro.

Ieri mattina, invece, a tu per tu con gli studenti di alcune classi della scuola di piazza Kennedy.

Carla Maria Russo da quando ha 13 anni vive a Milano e respira gli ambienti sforzeschi, da qui ne trae romanzi che si basano sulla storia di personaggi che la colpiscono in modo particolare.

In questo contesto, nell’ambito di una trilogia, nasce “La bastarda degli Sforza”.

SINOSSI

Siamo nel 1463. In una Milano splendida e in subbuglio dopo l'ascesa al potere di Galeazzo Maria Sforza, tiranno crudele e spietato ma anche amante delle arti e della musica, nasce Caterina, figlia illegittima di Galeazzo, la quale fin da bambina dimostra qualità non comuni e uno spirito ribelle: impossibile imbrigliarla nell'educazione che sarebbe appropriata per una femmina, ama la caccia, la spada, la lotta. Una sola regola sua nonna Bianca Maria riesce a inculcarle nell'animo: la necessità, per una nobildonna, di pagare il privilegio della sua nascita accettando il proprio destino, qualunque esso sia, per il bene del casato cui appartiene, anche a costo di tradire la propria natura. Per questo, quando è costretta a nozze forzate per salvare il ducato da una pericolosa guerra scatenata dal papa Sisto IV, Caterina subisce il matrimonio e, con esso, gli orrori perpetrati dal marito, che si rivela tanto violento quanto pavido e imbelle. Quando però, dopo la morte improvvisa di Sisto IV, loro protettore, si troverà coinvolta in una serie di feroci scontri tra gruppi di potere e opposte fazioni, il suo palazzo assalito e distrutto, la vita sua e dei figli in gravissimo pericolo, ritroverà lo spirito battagliero e il coraggio indomabile di un tempo e combatterà come e meglio di un uomo, lasciando un segno così indelebile nella vita di chi la ama e di chi la odia da guadagnarsi l'appellativo di Tygre.

LA BIOGRAFIA

Nata a Campobasso ma residente da molti anni a Milano, dove ha frequentato il liceo classico, e si è laureata in Lettere Moderne. È appassionata di ricerca storica.

Per Piemme ha pubblicato La sposa normanna (2005), Il Cavaliere del Giglio (2008) , L'amante del Doge (2008), Lola nascerà a diciott'anni (2010), La regina irriverente (2012), La bastarda degli Sforza (2015) e I giorni dell'amore e della guerra (2016), questi ultimi dedicati alla figura di Caterina Sforza. Nel 2017, sempre per Piemme, esce Le nemiche, con protagoniste Isabella d'Este e Lucrezia Borgia, mentre nel 2018 L'acquaiola.

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