«Parte un movimento di Pace che vuole abbracciare tutta l'Europa»
CASACALENDA. L’istituto Omnicomprensivo di Casacalenda guidato dalla dirigente, Filomena Giordano, ha organizzato mercoledì scorso una “marcia per la pace” che si è svolta dalle 10.30 alle 12 per le vie del centro cittadino.
Alla manifestazione hanno preso parte, in rappresentanza, le classi dell’Infanzia e Primaria di Casacalenda e Morrone del Sannio, la prima e seconda classe della Secondaria di I grado di Casacalenda e la pluriclasse di Ripabottoni, le prime classi dell’Istituto Professionale e dell’Istituto Tecnico Economico e le seconde del Liceo di Scienze Umane e del Liceo Linguistico, per un totale di circa duecento persone.
L’iniziativa, da un’idea della vice preside e insegnante della Scuola dell’Infanzia Sonia Melfi, è stata svolta in orario scolastico proprio perché è stata considerata un momento formativo ed educativo. L’evento è stato molto sentito dai piccoli e dai giovani studenti e gli Insegnanti che hanno accompagnato le classi a manifestare hanno assolto al loro compito culturale educativo. Non è stata la classica manifestazione organizzata dai ragazzi per non stare in classe. L’Istituzione scuola ha voluto organizzare il momento di riflessione e di sensibilizzazione ai valori della pace e della fratellanza tra i popoli.
«Dal nostro piccolo paese, Casacalenda, parte un movimento di Pace che vuole abbracciare tutta l'Europa per arrivare a Kiev e Mosca – dichiara Sonia Melfi, fiduciaria del Comprensivo di Casacalenda - perché nessun Paese è lontano, siamo tutti molto vicini. Lo abbiamo scoperto in questo tempo di Covid. Nessuno si salva da solo, bisogna essere untiti e solo con l’amore e la pace si possono risolvere i problemi. La manifestazione organizzata dall’Istituto Omnicomprensivo è stata la dimostrazione che non siamo indifferenti ai fatti che ci circondano ed alle sofferenze altrui. Siamo stati e saremo sempre solidali con chi soffre e subisce violenza e non potevamo rimanere indifferenti alle migliaia di morti di cui quotidianamente sentiamo raccontare dai media. Sono più di due anni che contiamo solo morti in tutto il mondo per la pandemia, non abbiamo bisogno che i bollettini siano incrementati da vittime di guerre. La nostra marcia per la pace è stata per solidarizzare con tutte le vittime e gli oppressi di tutti i 59 conflitti che attualmente stanno portando morte e distruzione in tutto il Mondo, con un pensiero particolare ai bambini ucraini. Abbiamo bisogno di costruire non di distruggere e per questo che occorre la pace. Sì alla pace, no alla guerra.
Ringrazio, a nome di tutti gli Insegnati, la nostra preside Giordano che ha sposato subito l’idea e che l’ha voluta istituzionalizzare e condividere anche con gli altri plessi scolastici».