"Scuola e giustizia": educare al consapevole utilizzo
TERMOLI. Amministrazione comunale di Termoli, Unione Camere penali, con la sezione di Larino, e l'Ordine forense frentano hanno animato un dibattito importante sul tema del bullismo e del cyberbullismo, denominato "Scuola e giustizia": educare al consapevole utilizzo.
Un progetto coordinato dall'istituto comprensivo Bernacchia, di Termoli. L'evento finale, che ha avuto luogo al cinema Sant'Antonio, dinanzi a decine e decine di studenti, si è avvalso di relatori che hanno abbracciato ogni aspetto. I lavori, moderato dall'avvocato Barbara Mascitto, sono stati aperti dai saluti introduttivi della dirigente scolastica Rosanna Scrascia, dell'assessora alle Politiche sociali, Silvana Ciciola, dall'avvocato Gabriella Degnovivo per il Coa di Larino e dal collega avvocato Roberto D'Aloisio in rappresentanza della Camera penale.
I contributi degli esperti, alcuni dei quali in presenza, altri da remoto, hanno riguardato "Bullismo e cyberbullismo: il focus legislativo", affidato all'avvocato Paola Cecchi, Diego Mecenero ha trattato "Il fenomeno percepito nelle scuole", dal suo osservatorio privilegiato di giornalista e autore; il giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Napoli, nonché psicologa e psicoterapeuta, la dottoressa Roberta Di Martino, ha sviscerato "L'approccio dei ragazzi alla tecnologia, risvolti sociali". Intervenuta anche l'avvocato Mariangela Di Biase, componente giunta nazionale dell'Aiga, penalista del foro del capoluogo, sulla "Responsabilità del minore e della famiglia". Il punto di vista di chi indaga, quello delle forze dell'ordine, è stato espresso dal comandante della compagnia di Termoli, il maggiore Alessandro Vergine, proprio sul ruolo delle forze dell'ordine e la percezione del fenomeno a livello locale.
