Premio letterario ‘Luca Romano’: la molisana Laura D’Angelo terza nella sezione poesia

Lustro molisano mar 17 maggio 2022
Cultura e Società di La Redazione
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Premio letterario ‘Luca Romano’: la molisana Laura D’Angelo terza nella sezione poesia ©Personale
Premio letterario ‘Luca Romano’: la molisana Laura D’Angelo terza nella sezione poesia ©Personale

MONTENERO DI BISACCIA. "Sua maestà di un amore", il libro di prose poetiche di Laura D'Angelo, si classifica al terzo posto nella sezione "Poesia" del Premio Letterario Internazionale "Luca Romano" per la Letteratura. Già presente al Salone del Libro di Torino e semifinalista al prestigioso Premio Nazionale di Poesia "Paolo Prestigiacomo", con nomi importanti del panorama poetico attuale come Beatrice Zerbini, Demetrio Marra, Alberto Fraccacreta. Il volume della D'Angelo è stato definito dal critico Giuseppe Manitta come "una scelta coraggiosa e molto interessante" in quanto è un testo che rinnova la tradizione poetica con una forma originale evitando a livello contenutistico «scivolamenti verso strade già battute». Laura D'Angelo, scrittrice, docente, dottore di ricerca, autrice di articoli e saggi, nonché giurata in diversi concorsi letterari, ritirerà il Premio il 28 maggio a Chieti, nonché sarà insignita anche di un doppio premio, un importante riconoscimento, il Premio "Luca Romano" alla cultura, assegnato ogni anno per quelle personalità che si sono distinte in ambito culturale. Così Massimo Pasqualone, organizzatore del Premio: «Si tratta di personalità che ogni giorno si impegnano per la diffusione dei valori della nostra associazione- affermano Massimo Pasqualone e Antonio Romano- condividendo le grandi passioni di Luca, a cui il premio è dedicato e che porta a Chieti ogni anno straordinarie personalità di livello internazionale». Il volume, edito da Scatole parlanti, si sofferma su tanti temi, legati al mondo dei sentimenti in un divenire che è attenzione per l'altro e sconcerto per il tempo che passa. L’inafferrabilità della vita e il suo fluire irrimediabile, dominano la narrazione, ma nella scrittura poetica resta sempre sotteso un sentimento che autorizza e autentifica l’io narrativo. La prosa- come ha dichiarato l'autrice in una precedente intervista- consente di annullare la dimensione del dolore in quella più grande e vera della poesia. Nel libro ci sono varie sezioni: Mare, Passi, Giorni, Saudade, Respiri, Posti, Stagioni, più un’ottava sezione, dal titolo Lockdown 2020, introdotta dai versi: «L’amore è tutto quello che resta/ quando il resto svanisce». D’Altronde, come scrive Roland Barthes in Frammenti di un discorso amoroso: «Il cuore, è ciò che io credo di donare […] il cuore è ciò che mi resta, e questo cuore che mi pesa è il cuore greve: greve per il rigurgito che l’ha riempito (solo gli innamorati e i bambini hanno il cuore greve)».

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