Dieci generazioni di Marinucci, gli intrecci di una grande famiglia
TERMOLI. Un ritorno alle origini, un viaggio nel passato, alla scoperta delle proprie radici. Un percorso che emoziona sempre, quando si va alla ricerca dei propri capostipiti.
In questo sentimento familiare si è svolto ieri pomeriggio l'incontro sulla presentazione della genealogia della famiglia Marinucci.
Paolo Marinucci è stato l’autore della ricerca storica che ha coinvolto la sua famiglia -risalendo fino al 1739- ricostruendo così il passato dei suoi antenati. Emozionante il lavoro svolto da Paolo, che ha richiesto tempo, impegno e studio -ha utilizzato tantissimo materiale per le sue ricerche, sia negli archivi di Campobasso, che in quelli di Termoli, fino all’archivio di stato- ha ricostruito volti, storie, nomi e vissuto dei suoi avi; i cui volti, inevitabilmente si erano offuscati tra le pieghe inesorabili del tempo. La sala era gremita di persone. La presentazione della genealogia si è svolta nei locali della chiesa del Carmelo.
Tanta la curiosità anche tra gli ospiti, curiosi di conoscere i loro antenati.
Paolo ha illustrato tramite un power point tutta la storia raccolta, cominciando da un antenato lontano, classe 1739, Giacomo Marinucci nato a Vasto. Giacomo sposò l’8 aprile 1764 Anna Ragni, dal matrimonio sono nati molti figli.
Tante le usanze, le tradizioni che ha raccontato Paolo: come quella del segno della croce prima di farsi il bagno in mare vicino il trabucco. Un’usanza di tanti Marinucci. Ha scoperto anche un lontano parente residente a Novara. Quindi la ricerca l’ha portato oltre i confini regionali.
La sua ricerca cominciata dal 1739 è giunta sino al secondo dopoguerra, risalendo così ad un albero genealogico davvero esaustivo.
In omaggio al suo primo antenato e fondatore della sua famiglia: Giacomo Marinucci; Paolo ha chiamato suo figlio Jacopo, una variante del nome Giacomo.
