Giulia D'Aloia al "Salone Internazionale di Arte Contemporanea" di Montecarlo

Talenti in vetrina gio 23 giugno 2022
Cultura e Società di La Redazione
2min
Giulia D'Aloia al "Salone Internazionale di Arte Contemporanea" di Montecarlo ©TermoliOnLine
Giulia D'Aloia al "Salone Internazionale di Arte Contemporanea" di Montecarlo ©TermoliOnLine

MONTORIO NEI FRENTANI. Nella ridente e pittoresca cornice della Côte d'Azur, sorge il Principato di Monaco. In questa località, molto nota nelle cronache mondane, si terrà, dal 24 al 26 giugno, la Fiera d'Arte Contemporanea, una delle Fiere d'Arte più esclusive d'Europa; questo evento culturale, avverrà nello spazio espositivo Chapiteau de Fontvieille, presso il Salon International d'Art Contemporain. Dopo avere superato una severa selezione, con il dipinto < Incubo fiorito >, vi partecipa l'artista molisana Giulia D'Aloia, in arte "Juliet RosaWood". Si tratta di un acrilico dalle pastose, veloci pennellate tracciate di getto, in cui si vede, adagiata su un fondale di un incredibile azzurro, una figura umana dormiente (sognante, altro?), rannicchiata quasi in posizione fetale, circondata da un tripudio di fiori. In questo paesaggio spirituale si innalzano fiori tutti bianchi, che sembrano voler mostrare la "purezza" dell'atto creativo della Natura.

Essi "costruiscono" e definiscono quindi, con la loro fugace freschezza, un'allegoria del transitorio ciclo vitale di morte e generazione. E poi, più radi, si notano dei fiori gialli, quasi ad esprimere l'energia radiante che nutre e dà vita alla stessa figura umana. Soltanto i fiori adagiati sul corpo assumono il colore rosso del sangue, il liquido vitale che anima gli umani e gli altri esseri viventi. Una vita che può essere intesa anche in senso "mentale", cioè come capacità di combattere, vivendo, la "dissoluzione" a cui il colore rosso, simbolicamente, fa anche riferimento. Artista visionaria, Giulia si muove spesso tra l'onirico e il fantastico, pur non disdegnando - in taluni suoi dipinti di carattere ritrattistico- punte di rilevante "realismo". Fortemente influenzata dalla Natura, dai suoi colori e dal suo suggestivo simbolismo, l'artista elabora e costruisce le immagini dei suoi dipinti in articolate composizioni. In queste immagini, la tormentata presenza della ragione e le profonde pulsioni dell'inconscio, si amalgamano sempre in colorate policromìe che si spandono su volti, corpi e sugli altri elementi presenti in ciascun dipinto.

Di questa artista si deve segnalare la disinvolta capacità di adoperare materiali diversi: acquerello, acrilico, olio, matite colorate, penna Bic, gessetti etc.., che talora lei mescola armonicamente. Ma la sua passione per il colore le ha fatto prediligere, in modo particolare, l'acquerello. Per via del colore fresco, trasparente, quasi traslucido che esso presenta, per la sua capacità cromatica di cogliere le infinite modulazioni della luce in qualsiasi scenario, soprattutto nella rappresentazione della natura, la nostra pittrice da abile e fervente acquarellista, preferisce esprimersi di più con questa tecnica, particolarmente stimolante per la creatività. Inoltre, grazie allo scivolare dei pigmenti nell'acqua, viene imposto a chi dipinge una particolare attenzione per prevederne il percorso, unendo - come qualcuno sostiene- "maestria e capacità". Infatti l'estetica della velatura e della macchia, che Giulia D'Aloia adopera spesso, sublimano la rappresentazione artistica di molti suoi dipinti, a cui assegnano quella forma visibile in cui si coagulano e si trasformano, le forme occulte del sogno. A Giulia, a Juliet, i sinceri auguri di buon proseguimento!

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