"Termoli Media Arts Festival": da stasera a domenica la cattedrale torna protagonista
TERMOLI. La Cattedrale del borgo vecchio protagonista per tre giorni del video mapping della prima edizione del "Termoli Media Arts Festival".
Un laboratorio multimediale a cielo aperto dove rappresentare una nuova forma d’arte. Approda in città il live video mapping e per l’occasione grande protagonista sarà la Cattedrale di Santa Maria della Purificazione che si trova all’interno del borgo vecchio. Saranno tre giorni di rappresentazioni, sperimentazioni, ma anche di giochi grazie a tutte le iniziative volute per la prima edizione del “Termoli Media Arts Festival”.
Da oggi a domenica 3 luglio prossimi e per un intero week end promette di “accendere” le notti del borgo proprio grazie alla facciata della Cattedrale sulla quale sarà raccontata attraverso giochi di luce la storia del Duomo in chiave contemporanea.
A presentare l’evento lunedì scorso - prima del lutto che lo ha colpito, per la scomparsa del papà Mario, è stato l’assessore alla Cultura, Sport e Turismo Michele Barile in compagnia di Luca Basilico responsabile del progetto del Festival. In collegamento via web anche Gianluca Del Gobbo coordinatore-tecnico ed organizzativo della manifestazione che ha spiegato in che modo è stata mappata la Cattedrale di Termoli.
Si è partiti da una foto scattata da Gabriella Tutolo che è stata poi rielaborata ed adattata per la rappresentazione che sarà offerta al pubblico venerdì sera a partire dalle 21.30.
Sabato invece sarà la volta del Mapping Gaming, si potrà infatti giocare attraverso il proprio cellulare con quanto sarà proiettato sulla facciata della cattedrale mentre domenica sera sarà la volta del 3D Mapping. A fare da contorno alle performance d’arte che avranno come protagonista la Cattedrale ci saranno i dj set affidati a SkyLuke, Dearseal, Tommy Marone e Mess2.
Il Video Mapping è una tecnologia all’avanguardia che arriva a Termoli dopo aver già convinto in diverse città europee ed internazionali tanto che le istallazioni che vengono riprodotte sui monumenti sono definite come autentiche opere d’arte del nostro tempo. Si tratta di una interazione live che viene riprodotta nel buio, un’arte sperimentale partita dalla ricerca del DarLight Studio di Barcellona e che poi ha fatto tappa a Berlino, New York, Lima e Rio de Janeiro