Il fumo, le grida, il dolore: l'inferno di Marcinelle
TERMOLI. Il fumo, le grida, il dolore. Questi i sentimenti che aleggiavano in quella miniera, quell’8 agosto 1956 a Marcinelle. Una tragedia vera: mariti, figli, padri e amici, tutti morti per una tragica fatalità. Non si parlava di sicurezza sul lavoro all’epoca, oggi se ne parla fortunatamente e lo si tutela un lavoratore, ne parla il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro.
A Marcinelle morirono 262 minatori, si cui 136 emigranti italiani e 7 molisani.
Il tempo trascorso non ha cancellato la memoria di quelle vittime e non cancella il ricordo di un dramma che percepiamo ancora oggi in maniera limpida. Per poter rivivere una tragedia occorre immedesimarsi in quello che è stato vissuto quel giorno, occorre avere quegli occhi, quella veste e provare quei sentimenti. Sicuramente dopo sessantasei anni -molti di quei sentimenti e molti volti di quegli onesti lavoratori saranno sbiaditi dal tempo- ma non certamente dimenticati. Perché la vera tragedia è dimenticare, poiché solo nella memoria noi rendiamo omaggio a degli eroi, vissuti prima di noi, che hanno sofferto, amato, pianto e riso di felicità prima di noi e che hanno avuto una loro vita, in un tempo lontano e che è sempre più simile alla nostra di esistenza.
Immaginare quel giorno, che secondo le cronache dell’epoca era molto caldo in Belgio, immaginare quella nube di fumo che ha sorvolato la miniera per settimane dopo il tragico evento, diventa sempre più limpido, alla luce della cronaca che viviamo ogni giorno e che ci ricorda la difficoltà di ieri, così come oggi nel vivere la vita.
Sette i nostri corregionali -costretti ad emigrare in Belgio per lavorare e per dare un futuro alle loro famiglie- un futuro che è stato loro negato dalle circostanze della vita e che in quel disastro trova il tramonto di ogni speranza per il futuro. Poiché una tragedia per essere definita tale è sufficiente che sia pervasa da una maestosa tristezza che è alla base del dramma stesso.
Marcinelle, 8 agosto 1956, per non dimenticare.