"La Promessa" dello scrittore termolese Gianlivio Fasciano a Serracapriola
SERRACAPRIOLA. Domenica 7 agosto si è concluso il progetto “Il borgo della lettura” curato dalla Pro Loco turistica con il patrocinio del Comune di Serracapriola. A concludere la serata è stato lo scrittore Gianlivio Fasciano, che ha presentato il suo nuovo romanzo “La Promessa” edito dalla casa editrice Iod. Gianlivio Fasciano è nato a Termoli, si laurea alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Molise a Campobasso e si iscrive all’albo degli Avvocati di Napoli. Nel 2016 vince il primo premio “Città di Grottammare” con il racconto “Tempo, si grazie”.
Interlocutrice come sempre brillante la nostra collaboratrice Chiara Gabriele.
Nel 2017 vince il premio speciale “Paolo Villaggio un libro per il cinema” con il libro “Il tempo delle ciliegie”. Nel 2018 esce la favola per bambini “Le simpatiche avventure del regno di abbondanza”. Nel 2021 ha ottenuto il riconoscimento di “Avvocato dell’anno per il diritto del lavoro e delle relazioni industriali – Le fonti Awards”. A Serracapriola ha presentato “La promessa”, che è il romanzo di una storia d’amore e di ferro, raccontata nella lingua autentica e nello stesso tempo commovente di un pastore, Romolo, nato a Mastrogiovanni, “Sopra Caserta, sotto la Ciociaria, verso l’Abruzzo, dentro il Molise”. Il protagonista del romanzo è Romolo, che fin da ragazzino decide che avrebbe fatto il pastore per tutta la vita. Vive nella semplicità e genuinità della vita contadina e ad un certo punto trova l’amore. L’amore è uno dei temi più importanti del romanzo che viene utilizzato come filo conduttore che lega il susseguirsi delle vicende. Altro tema importante del romanzo è la guerra, perché Romolo prima parte per il servizio di leva, poi si trova suo malgrado ad assecondare il Fascismo e servire Mussolini, quindi costretto a combattere una guerra, per poi trovarsi disertore senza neanche comprendere il significato.
Questa guerra cambia profondamente il protagonista, lo imbruttisce tanto che lui stesso non si sente più un uomo ma una bestia, si definisce un assassino. Attraverso un linguaggio crudo Fasciano descrive abilmente le sensazioni che prova il protagonista, paura disperazione e rabbia con la grande capacità di far immergere il lettore nell’atmosfera, delle complesse vicende trattate nel romanzo, come fecero i Veristi a fine ‘800. Molto bella la scelta di utilizzare molti lemmi dialettali, rendendo più incisiva la comunicazione. Questo romanzo può considerarsi un romanzo di formazione consigliato ai più giovani sia per studiare i fatti dell’epoca ma soprattutto per guardare in faccia la realtà della Seconda Guerra Mondiale e di quanta devastazione abbia creato nei paesi, nelle famiglie e nell’uomo.
Il romanzo di Gianlivio Fasciano sta riscuotendo un enorme successo, nonostante sia uscito solo da due mesi. Il grande critico letterario scrive questo: “Fasciano ci offre un romanzo epico – storico vibrante, come una ballata popolare, potente come una narrazione arcaica del sud, in cui il lettore attuale ritrova una verità dimenticata sull’esistenza stessa, sulla sua eterna vicenda di dolore e felicità, di amore e distruzione, sulla forza oscura che fa scontrare gli eserciti”. Un plauso speciale va alla Pro Loco turistica di Serracapriola che, attraverso questi eventi, ha divulgato cultura autentica fatta di scrittori e letteratura. Complimenti al Comune di Serracapriola che ha patrocinato tutte le presentazioni, dimostrando una grande sensibilità verso l’argomento.