Petacciato in festa per la neo centenaria Isolina Di Bartolomeo
PETACCIATO. Un evento in grande stile. Una vera e autentica festa di paese.
I 100 anni di zia Isolina Di Bartolomeo vedova Di Giuseppe sono stati costellati da momenti di tenerezza e commozione.
Tanta la gente che è arrivata per farle gli auguri. Il sindaco Roberto Di Pardo, che già nella mattinata di ieri martedì 23 agosto le aveva portato la colazione, l’amministrazione comunale e parte dell’opposizione con Giuseppe Franceschini. L'amministrazione le ha donato una pergamena in ricordo di questa meravigliosa giornata.
Non solo le figure istituzionali ma anche il parroco don Mario Colavita e il gruppo folkloristico “Bifolk” che ha omaggiato zia Isolina con tanti canti tradizionali.
Dopo aver intonato il “Tanti auguri”, sono arrivati i fuochi d’artificio.
Una festa in grande stile, come una sagra di paese per rendere unica e speciale la protagonista, la zia di tutti che, con i suoi 100 anni sulle spalle, recita le poesie scritte per lei dal marito Giuseppe, a memoria, senza esitazione e con un pizzico di malinconia.
Panini con Porchetta e ventricina locale, “Scrpell”, rustici, dolci locali, la grande torta dei 100 anni e, naturalmente bevande e birra a fiumi.
Una serata bellissima con una zia Isolina commossa da tanto affetto ricevuto. Giuseppe del Muto il “Petacciatologo”, le ha recitato alcune poesie scritte dal marito Giuseppe Di Giuseppe, pastore che veniva soprannominato “Il Poeta” perché mentre portava le pecore al pascolo nei momenti di riposo, prendeva carta e penna e scriveva dei componimenti poetici.
Oggi quegli scritti trovati da Giuseppe, costituiscono un patrimonio culturale della città di Petacciato da conservare gelosamente.
Ma non è finita qui. Zia Isolina, grazie ai figli Nella e Franco e alla nuora e al genero Franca e Matteo, ha ricevuto un regalo inaspettato e fantastico. L’incontro e l’abbraccio con suo fratello Peppino e sua sorella Liliana, rispettivamente di 91 e 81 anni. Gente genuina e tanto longeva.
Figli, nipoti, pronipoti e tanti, tanti petacciatesi hanno contribuito alla realizzazione e alla riuscita della festa.
Un evento commovente. Rapporti umani, puri, genuini che per fortuna esistono ancora.
I rapporti umani che fanno bene al cuore e all’anima delle persone. Gesti che ci riportano indietro nel tempo, quando tutto era più vero.
Pensiamo a zia Isolina e a Giuseppe che, dalle montagne abruzzesi, scesero, con la transumanza, a Petacciato. Giunti a Petacciato, vennero accolti dalla famiglia Ferretti, solo quando trovarono la propria stabilità andarono via sulle proprie gambe.
Il mondo è cambiato ma noi possiamo sognare i tempi andati e godere di questi momenti di umanità che hanno reso il compleanno di zia Isolina un ricordo indelebile per tutti.