"Insieme al parco", spazi d'incontro e gioco all'insegna dell'inclusione
TERMOLI. Laboratori di inclusione, spazi di incontro e gioco per i più piccoli. Il parco comunale di Termoli “Girolamo La Penna” ha ospitato la prima edizione del Summer Camp “Insieme al parco”, organizzato dalla cooperativa sociale Medihospes in collaborazione con le realtà associative ed educative locali, Sorridere Sempre, Nati per leggere Molise e il Centro di musicoterapia Mananà.
Durante le tre giornate, dal nove all’undici agosto, rivolte a bambini di età compresa tra i 3 e i 7 anni, giochi, letture, musica e disegni hanno coinvolto un gruppo di circa 70 bambini. L’occasione ha permesso il gioco nella natura per i piccoli amici residenti nella città adriatica, ma ha anche permesso l’incontro e la conoscenza reciproca di bambini provenienti da tante parti del Mondo: il camp è stato promosso dal Progetto Sai del comune di Termoli (Sistema di Accoglienza e Integrazione), un progetto di seconda accoglienza gestito dalla cooperativa sociale Medihospes, all’interno delle azioni destinate all’inclusione dei minori e delle famiglie ospitate nel territorio bassomolisano, alla progettazione di servizi per la comunità e allo sviluppo di reti territoriali.
I bambini ospitati dal progetto Sai hanno condiviso dei momenti di gioco e scoperta con i loro coetanei che hanno partecipato all’iniziativa nell’area del laghetto, immersi nella quiete della natura che il parco comunale di Termoli può offrire durante il periodo estivo.
I volontari dell’associazione Sorridere Sempre, da anni attivi nel sociale, hanno intrattenuto i piccoli ospiti del Camp “Insieme al parco” con giochi di squadra e animazione.
Le educatrici del programma nazionale Nati per leggere hanno giocato con la creatività e fantasia dei partecipanti, attraverso le letture di albi illustrati e piccoli laboratori creativi e artistici.
Il centro di Musicoterapia Mananà di Palata ha invece usato la musica come strumento di socializzazione ed espressività. Laboratori di musica e la creazione di piccoli strumenti musicali autoprodotti hanno divertito i partecipanti alla terza giornata.
Le educatrici e gli operatori del progetto Sai di Termoli hanno affiancato le associazioni rendendo lo spazio un luogo di aggregazione sociale e un laboratorio per lo sviluppo di comunità. Gli anni della pandemia hanno comportato un distanziamento dall’altro, una chiusura di sicurezza nei propri confini familiari. Ma è proprio dall’incontro con l’altro che può ripartire una società inclusiva, la società del futuro, degli adulti del domani, che dalle differenze costruisce ricchezza, una società solidale davanti alle sfide del tempo. Dalla conoscenza diretta della persona ci può essere comprensione, una seria consapevolezza del perché in tanti continuano a lasciare i propri paesi, case e famiglie, incrociando le proprie migrazioni internazionali con quelle interne al nostro paese, dei tanti costretti a lasciare il territorio molisano per migliori opportunità lavorative.
Avvicinarsi all’altro, condividere, vivere insieme, capire, sono gli strumenti essenziali al contrasto della standardizzazione dell’immagine del migrante, storie troppo spesso sbiadite dietro idee stereotipate, nomi e volti sempre più frequentemente dimenticati tra le trame della società.
Un’iniziativa riuscita, con soddisfazione degli organizzatori, il cui esito positivo è arrivato dall’alta partecipazione della comunità locale e dai sorrisi dei partecipanti.