Il suggestivo spettacolo de "La gratitira" in scena a Ururi
URURI. Dopo il grande successo de “La Gratitira”, grazie al progetto Aida (Adriatic Identity through Development) promosso dalla Fondazione Cultura in vari teatri molisani e non, in primis il Savoia, lo spettacolo “La Gratitira”, una storia arbereshe, atterra nella sua terra d’origine, Ururi.
Il pubblico ururese potrà assistere ad uno spettacolo che parla di memoria, di radici, di legami indissolubili come quelli con la propria terra natale e con la lingua che diventa l’unica patria possibile.
“Non mettiamo radici dove nasciamo ma dove cresciamo i nostri figli”.
Una scenografia di impatti, con una panchina su un lato e una bitta su quello opposto: al centro un uomo di Ururi che decide di combattere i suoi fantasmi e di prendere la via del mare che lo porterà sull’altra riva, in quel Paese dove sua madre in qualche modo lo aspetta ancora.
Ad interpretare il protagonista di questo dramma del distacco, insieme personale e universale, un brillante Marco Caldoro. Alle sue visioni, ai suoi flussi di coscienza, si alternano brani musicali arbereshe eseguiti dal vivo dalla voce impetuosa e suadente di Erika Petti sulle musiche di Giuseppe Spedino Moffa.
Le donne de La Gratitira, pietra lunare che nella tradizione arbereshe è un magico espediente di fertilità, sono Barbara Petti e Serena Minicucci , sorelle del Paese dell’Aquila a due teste. Ricerca, musica, recitazione, folklore. Un progetto teatrale di rilievo, una produzione molisana che è l’apice di un progetto culturale interregionale e supervisionato dall’Unione Europea.
A rendere suggestivo lo spettacolo, oltre all’atmosfera rarefatta creata da fumi sapientemente utilizzati sul palco, un gioco di luci emozionale, frutto in particolare dell’alternanza tra il blu del profondo mare e il rosso dell’amore ma anche dei ricordi più dolorosi.
Siamo sicuri che il pubblico di Ururi apprezzerà questo spettacolo teatrale un po’ diverso dal classico teatro arbereshe ma che porta con sé la tradizione, l’identità, l’emigrazione, tutti temi legati al patrimonio culturale arbereshe oltre a portare la novità della gratitira, questa pietra dai poteri quasi magici, che si incontra segnatamente, nella tradizione arbereshe di Ururi. L’appuntamento è per questa sera, giovedì 25 agosto, alle ore 21 in piazza Santa Maria.