Il canto del San Sebastiano con le Tradizioni Amiche
TERMOLI. Si rinnova la tradizione del San Sebastiano.
Come ogni anno qui a Termoli si rinnova la devozione per San Sebastiano - il martire e santo di origine francese che morì il 20 gennaio 288 a Roma per essersi battuto per la fede - una tradizione sempre molto sentita sul territorio. Così come la ricorrenza di Sant’Antonio abate - che si è svolta soltanto qualche giorno fa- con grande successo per le vie della città.
La storia del 19 gennaio e del canto del San Sebastiano è una tradizione che risale alla notte dei tempi, per generazioni si sono cantante canzoni per il santo e in passato si visitavano le abitazioni dei termolesi, che offrivano al gruppo canoro sempre generi alimentari, invitandoli delle volte anche a rimanere a cena.
Gli strumenti musicali utilizzati dal gruppo tradizioni amiche, così come tanti altri gruppi che si esibiscono in città; sono strumenti artigianali realizzati sempre con legno, chiodi, tappi di bottiglia e vari oggetti. Il “tra tra” è formato da due legni incrociati e si realizzava con chiodi e tappi, uno strumento tipico di questa giornata.
Tradizioni amiche - il gruppo folk- che allieta sempre gli eventi nel quartiere Sant’Alfonso ha deciso per quest’anno di fare diversi giri -dapprima in alcuni supermercati- poi in centro, esibendosi per il corso nazionale e infine per alcuni locali della città. Il gruppo folk “Tradizioni Amiche” è legatissimo alle ricorrenze della nostra città.
Fabio Antenucci ci ha spiegato l’importanza di questa tradizione: “La devozione per questo santo è sentita. Ricordo quando ero bambino e andavo a scuola; le maestre organizzavano proprio con tutta la classe la giornata di festa. Crescendo, anche grazie alla mia famiglia questa tradizione mi è stata tramandata. Ciò che conta è la ricerca, poiché se non cerchi, non trovi e in ambito musicale la ricerca è tutto!”
“Sebastiano, un giovanotto per la fede lui è morto!” Questa è una strofa musicale famosissima del canto popolare, che al solo pensiero fa rabbrividire pensando alla fede di un giovane come tanti e alla forza di volontà nel combattere contro i potenti.
Infatti Sebastiano visse sotto Diocleziano, ma sentì sin da bambino la fede in Dio, grazie anche alla sua famiglia. Divenuto ufficiale, poi tribuno morì martirizzato presso il Palatino a Roma.
Un santo, un martire, un uomo che ancora oggi viene ricordato e onorato.